C’è chi dice no è un film che rispecchia bene la situazione italiana attuale, ma lo fa cercando di farci ridere…io lo definirei una vera e propria denuncia sociale, forte, accesa e quanto mai reale. Chi di noi non si è mai imbattuto con un raccomandato/a? Io credo nessuno purtroppo, vediamo come ce ne parla Giambattista Avellino…
La trama di C’è chi dice no
di Daniele Meloni
Max (Luca Argentero) è un giornalista di talento che scrive in un quotidiano locale e arrotonda lo stipendio collaborando con le più assurde riviste di settore e ad un passo dalla firma del contratto di lavoro gli viene preferita la figlia di un famoso scrittore.
Irma (Paola Cortellesi) pur essendo da tanti anni uno dei dottori più apprezzati dell’ ospedale vive grazie alle borse di studio e si vede preferita la nuova fidanzata del primario per il nuovo lavoro a contratto.
Samuele (Paolo Ruffini) è un luminare del diritto penale e passa la sua vita da assistente schiavo di baroni universitari in attesa di un posto che invece gli verrà soffiato dall’ ignorante genero del barone.
Questi tre ex compagni di scuola si ritrovano ad una cena di classe circondati da tutti i loro compagni diventati di successo (molto spesso solo perchè hanno seguito le orme dei genitori) e decidono di unirsi con l’ unica missione di sconfiggere il loro nemico in comune: i raccomandati.
Il video dell’anteprima del film
a cura di Pasquale Mesiano
Le foto degli attori durante la conferenza stampa di presentazione del film
Scatti a cura di Pasquale Mesiano
Come viene rappresentato il mondo dei raccomandati?
E’ da questo tema principale che si apre il nuovo film di Giambattista Avellino un film che al contrario delle commedie che stiamo vedendo negli ultimi tempi affronta un tema serio che è strettamente collegato al nostro paese, una piaga forse sottovalutata che comunque ci contraddistingue negativamente nel mondo, la raccomandazione.
Anche l’ ambientazione è diciamo “alternativa” visto che la storia si svolge in una Firenze sempre stupenda ma questa volta fotografata in maniera molto vera e poco “caciarona” come siamo abituati a vedere.
In questo mondo fiorentino apprezziamo ancora di più le performance degli attori, specialmente dei due che toscano non parlano ma che si calano alla perfezione del ruolo cioè la sempre brava e oramai presenza apprezzata nel nuovo cinema italiano, Paola Cortellesi e Luca Argentero che migliora in ogni film e a cui va fatto l’ elogio di essersi definitivamente staccato tutte le varie etichette post grande fratello.
Co-protagonista un brillante Paolo Ruffini e Myriam Catania, compagna di Argentero nella vita a cui va aggiunta una guest-star inimitabile come Giorgio Albertazzi per il quale sarebbe fin troppo banale fare qualche complimento.
Insomma un film da vedere per ridere ma sopratutto per pensare sperando che anche altri film abbiano lo stesso coraggio.