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Film italiani al cinema: “Faccio un salto all’Avana” con Enrico Brignano e Francesco Pannofino

Enrico Brignano è un mostro di bravura, Francesco Pannofino (il famoso Boris) non scherza neanche…li ritroviamo insieme in questa commedia italiana, dal titolo abbastanza banale e che credo sminuisca il valore del film, non credi?

La Storia

di Chiara Ricci

In Faccio un salto all’Avana Fedele (Enrico Brignano) e Vittorio (Francesco Pannofino) sono due fratelli, orfani e romani con dei caratteri tra loro diametralmente opposti. Quanto uno è serio, razionale, lavoratore, buono, ingenuo, generoso l’altro è spregiudicato, libertino, truffaldino, cinico, dispettoso, immaturo.

Dopo aver trascorso l’infanzia assieme i due si sposano con le figlie – Annaclara (Virginia Raffaele) e Laura (Paolo Minaccioni) – di un importante imprenditore. Un giorno, però, l’auto di Vittorio viene ritrovata in fondo a un lago e la famiglia lo crede morto tanto da celebrarne il funerale. Fedele, così, si fa carico di badare anche alla famiglia del fratello allargatasi con l’arrivo delle gemelline Delfina e Ondina, e di provvedere al risarcimento del debito che Vittorio ha contratto con il suo suocero a causa del gioco d’azzardo.

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Poi, per caso, guardando la tv si scopre che Vittorio è vivo e vegeto e che se la spassa al sole e ai ritmi calienti de L’Havana. Fedele è felicissimo di questa scoperta e decide di partire per la capitale cubana per andare a riabbracciare Vittorio e per convincerlo a tornare a casa, in Italia, dalla sua famiglia, dalle sue bambine.

Ma a partire per Cuba ci sono anche Barbara, la vecchia amante di Vittorio ancora pazza di lui e una investigatrice privata, ingaggiata dal suocero per indagare sui “traffici” dell’uomo.

Fedele giunto a destinazione scopre che il fratello è soprannominato “El Tiburòn” (il pescecane) a causa della sua “attività” di cui sta per essere vittima. Con l’aiuto di Almadedios (Aurora Cossio) organizza ricatti per gli uomini sposati i quali, sapientemente ubriacati, vengono colti sul fatto e fotografati con la ragazza chiedendo, per mettere tutto a tacere, ingenti somme di denaro.

Fedele tenta di farlo rinsavire e di riportarlo a casa con sé e nel far questo si scopre innamorato della bella Almadedios.

Il rapporto tra i due fratelli cambia radicalmente: Fedele smette di sentirsi inferiore rispetto a Vittorio e decide di prendere in mano veramente la sua vita e di riscoprire il suo amore per la musica; Vittorio dal canto suo abbandona questo stile vita, seppur costretto, per crearne un altro, certamente ricco di sorprese e, forse, ancora di qualche sotterfugio.

La Conferenza Stampa del Film

Il Trailer del Film

Di che tipo di commedia si tratta?

Faccio un salto all’Avana si rivela essere una buona commedia, con una fotografia meritevole di lode (grazie anche allo splendido scenario naturale che è Cuba), una colonna sonora spesso trascinante con il suo singolare ritmo latino-americano, con una regia curata, pulita, ben studiata ma libera nei movimenti, con un cast divertente, armonioso, affiatato.

Molto buona è stata questa prova della inedita coppia Brignano-Pannofino. Nessuno dei due interpreti- entrambi romani – perde mai un colpo e nessuno dei due cerca di rubare la scena all’altro creando, così, un buon equilibrio narrativo e scenico. Interessante è osservare le loro metamorfosi: al suo arrivo Fedele è tutto impettito, Vittorio è trasandato e non curato nell’aspetto; al momento della partenza Vittorio è in giacca e cravatta mentre Fedele è in bermuda e intona le note della celebre canzone “Perfidia”.

Da non dimenticare, infine, è l’interpretazione dell’esordiente Aurora Cossio che senza alcuna volgarità ed ostentazione ben incarna quella sensualità tutta sudamericana che traspare ogni qualvolta appare sullo schermo.

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