Esterno Notte è una pellicola del 2022 per la regia di Marco Bellocchio con protagonisti Fabrizio Gifuni e Margherita Buy. Il film è diviso in due parti la prima in uscita il 18 maggio 2022, la seconda il 9 giugno 2022, distribuite da Lucky Red.
La pellicola racconta da diversi punti di vista la tragedia che sconvolse l’Italia nel 1978, il rapimento del presidente della democrazia cristiana Aldo Moro. Il film è stato presentato fuori concorso durante la 75esima edizione del Festival di Cannes.
Nel ricco cast di comprimari troviamo nomi di spicco come Toni Servillo, Fausto Rasso Alesi e Vito Facciola.
Esterno Notte
Il film come detto in precedenza racconta la storia del rapimento di Aldo Moro avvenuto il 16 marzo 1978. Ci viene mostrato il punto di vista di tutte le persone coinvolte nelle tragedia dalle figure più positive a quelle più negative per fornire un quadro più completo possibile.
Il trailer del film
La perfetta ricostruzione di una tragedia
Marco Bellocchio per raccontare questa drammatica storia sceglie una struttura atipica, divide il film in due parti a loro volta divise in cinque atti ognuno a rappresentare come fu vissuta questa tragedia dai diversi soggetti interessati e coinvolti.
Inizialmente nel primo atto ci viene mostrato la persona e il personaggio politico che era Aldo Moro tramite un interpretazione magistrale di Fabrizio Gifuni che riesce a rendere alla perfezione tutte le controversie dell’uomo che è stato. Questo fino ad arrivare al rapimento una scena diretta molto bene che restituisce la paura del momento e in generale del periodo che stava vivendo l’Italia. Di fatti il rapimento Moro e la conseguente psicosi generatasi fornisce un quadro tremendamente perfetto di uno dei periodi più brutti per il Bel Paese. Bellocchio è straordinario nel mostrare quanto fu potente il terremoto scatenatosi dopo questo avvenimento e di come sconvolse la quotidianità dei cittadini fino alle più alte infrastrutture.
Per fare ciò appunto viene scelta questa divisione in atti per far vedere le reazione e la ricerca di risoluzioni da parte delle più alte cariche a partire da Francesco Cossiga, ministro dell’interno al tempo e grande amico di Moro, interpretato molto bene da Fausto Rasso Alesi che è riuscito a riprodurre pedissecuamente tutti i comportamenti dell’ex ministro. Tramite Cossiga ci vengono mostrate le conseguenze all’interno del parlamento e della Democrazia Cristiana.
Successivamente Bellochio sceglie di far vedere cosa scatenò ciò anche all’interno della Santa Sede creando un bellissimo parallelismo con la gestione invece dello Stato, tutto questo attraverso l’occhio di Paolo VI impersonato dal grande Toni Servillo che porta su schermo un Papa affranto dall’impotenza che aveva nei confronti del rapimento di un suo caro amico.
La seconda parte del film invece comincia all’opposto con protagonisti due membri delle Brigate Rosse che parteciparono al rapimento, audace la scelta del regista di mostrarci l’altra oscura faccia della medaglia facendo percepire allo spettatore quanto queste persone fossero malate grazie ad una scena iconica nella quale si vede la figlia di questa brigatista abbandonata a se stessa, sola, abbandonata da una madre che pensa solo alla sua orribile causa.
Il penultimo atto quello più intimo ha come protagonista Eleonora Moro, moglie di Aldo, interpretata da Margherita Buy la quale è stata straordinaria nel portare su schermo l’angoscia, l’ansia di aver perso suo marito e non sapere dove si trovasse e la conseguente tristezza.
Dal punto di vista tecnico è perfetto, la regia si dimostra sempre all’altezza riuscendo a ricreare inquadrature perfette per far capire il momento, il montaggio riesce a non far pesare la durata estrema della pellicola e la fotografia ritrae in maniera grandiosa l’atmosfera dell’Italia dell’epoca.
Bellocchio fa ciò che vuole, non sottosta alle leggi produttive che sconsigliano film di questa durata, lui ha deciso che voleva fornire al pubblico italiano la più completa ricostruzione di uno dei casi più gravi avvenuti in Italia e così ha fatto, e lo ha fatto alla perfezione.