Enea è un film del 2023 scritto e diretto e interpretato da Pietro Castellitto alla sua seconda opera dopo il successo nel 2020 de I predatori, con protagonisti oltre se stesso, Benedetta Porcaroli e Giorgio Quarzo Guarascio. La pellicola uscirà solo al cinema a partire dal 11 gennaio distribuito da Vision Distribuition.
Il film è stato presentato in anteprima in concorso all’80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 5 settembre 2023.
Enea
Enea e il suo amico Valentino sono due ragazzi dell’alta borghesia romana che passano il tempo tra droga e festini. E talvolta si divertono a prendere e guidare piccoli aerei tramite il brevetto di guida di Valentino. Enea non ha il supporto della sua famiglia ma solo della sua ragazza per superare le mille difficoltà che si porranno nel suo percorso.
Il trailer del film
Un film non all’altezza dell’ottimo esordio
Enea come anche I predatori è un film complicato che per essere apprezzato e capito ha bisogno sin da subito di stipulare un patto con lo spettatore che da subito deve iniziare ad orientarsi all’interno della pellicola di Castellitto. Questo lo capiamo a partire dalla scena antecedente ai titoli di testa.
Il film analizza il rifiuto della famiglia tradizionale in favore di una tribale scelta dal protagonista, dando potenza alla frase la famiglia non te la scegli, in questo caso Enea riesce a sceglierla. Punto cardine del film questa tematica che ha al suo interno un richiamo al glorioso passato di Roma come si intuisce dai nomi dei personaggi. Come fondamentale è il ruolo di Enea come capo di entrambe le famiglie in quanto maschio alpha.
Enea – punti di forza
Come I predatori questo risulta essere un film collettivo nel quale Castellitto per esplorare temi come l’amore, l’amicizia, la fedeltà e il tradimento utilizza bene tutti i personaggi ognuno per analizzare qualcosa interagendo con il protagonista.
Da questo punto di vista il cast è gestito alla perfezione e azzeccato, ogni attore è perfetto per il ruolo e recita bene, anche se talvolta troppo caricaturali, Castellitto compreso.
Il grande problema di Enea e che oltre i punti di cui abbiamo parlato non si capisce mai dove vuole andare a parare, attraverso inutili esercizi di stile sembra voler dire tutto e niente allo stesso tempo così facendo nonostante il patto iniziale lo spettatore verso la fine rimarrà disorientato.
Lato tecnico la regia è sufficiente ma priva di inquadrature memorabili come anche il resto, tranne la fotografia che con questo filtro arancione esalta perfettamente la Roma che voleva descrivere il regista.
Rispetto a I predatori è un passo indietro per Castellitto ma nonostante ciò si prospetta un bel futuro per lui dietro la macchina da presa essendo riuscito già a delineare uno stile riconoscibile.