Per la rubrica dei film da riscoprire oggi parliamo di Diverso da chi?, film di Umberto Carteni con Luca Argentero, Claudia Gerini e Filippo Nigro. L’hai visto? Ti va di parlarne con noi?
Diverso da chi?
Uscito nel 2009, il film segna l’esordio alla regia di Umberto Carteni ed è interpretato da Luca Argentero, scrollatosi di dosso in maniera abbastanza definitiva la sua partecipazione a una edizione del “Grande Fratello” e sempre più valido interprete affiancato da Claudia Gerini e Filippo Nigro ambedue validi interpreti sia nel genere drammatico che in quello più leggero.
Siamo nel nord-est ricco ma ancora decisamente chiuso e beghino: un giovane militante di sinistra gay felicemente fidanzato si allea politicamente con una rappresentante del centrismo cattolico piuttosto retriva, ma l’alleanza inaspettatamente sfocia in un rapporto molto più intimo con imbarazzo sia da parte degli esponenti politici che del compagno di vita del candidato entrato senza volerlo in un triangolo.
Commedia divertente e ben scritta, antecedente a molte problematiche politiche successive alla sua uscita ma tremendamente attuale come spesso accade con i fatti politici nostrani, la pellicola oltre a mostrare a tutto tondo il talento comico da pochade dei tre protagonisti e senza sfociare nella volgarità o nell’allusivo, vuole prendere bonariamente in giro i costumi che cambiano nel nostro paese: la Gerini bacchettona, il disinvolto Argentero che quasi rifiuta la sua identità bisessuale trasformandosi a sua volta in un tradizionalista vittoriano e sullo sfondo il mondo degli attivisti di partito Catania e Cederna che dietro le vesti di funzionari stile sovietico sembrano piuttosto due burattinai che vogliono muovere i fili di ogni cosa per la loro personale gloria più che per il tornaconto popolare.
Si potrebbe dare alla vicenda una duplice veste: satira politica e commedia di più ampio respiro considerando che le tematiche centrali ovvero l’identità di genere e il triangolo amoroso sono alla base di storie molto più antiche da Aristofane al grande bardo di Stratford che fu un maestro in questo tipo di intreccio.
Per sorridere un po’. Consigliato.
La recensione di Samuela
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