Dopo aver ricevuto numerosi premi esce finalmente al cinema oggi 9 maggio Bellas Mariposas di Salvatore Mereu. Nell’articolo il regista parla del suo film in un interessante confronto con il regista Daniele Ciprì.
Erano entrambi in concorso nella sezione Opere prime e seconde del BIF&ST 2013 Bellas Mariposas di Salvatore Mereu ed E’ stato il figlio di Daniele Ciprì. Entrambi hanno vinto numerosi premi anche all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed il primo ne ha vinti ben 4 al BIF&ST:
- Premio “Anna Magnani” Migliore Attrice Protagonista alle due protagoniste Sara Podda e Maya Mulas
- Premio “Giuseppe Rotunno” Migliore Direttore della Fotografia a Massimo Foletti
- Premio “Tonino Guerra” Migliore Sceneggiatura a Salvatore Mereu
Ed è proprio durante il BIF&ST che i due registi si sono incrociati per presentare i rispettivi film e ne è uscita un’interessante conferenza stampa.
Gli attori
Hanno la stessa idea Ciprì e Mereu sulla scelta degli attori e cioè che non necessariamente bisogna sceglierli tra i professionisti ma che, per esempio, esigenze di copione potrebbero portare ad optare per giovani esordienti. Ecco l’opinione di Salvatore Mereu:
Non si devono cercare per forza gli attori per la strada ma obiettivamente quando si fa un film con dei ragazzi è facile che le agenzie ti propongano quelli che hanno fatto la pubblicità o qualche saggio a scuola per cui spesso hanno già i vezzi di attori consumati senza averne la consapevolezza o gli strumenti per poter stare in scena. Allora vale la pena scommettere e lavorare con i non attori.
Io mi ci trovo a mio agio perchè questo ti mette nella condizione di non essere schiavo dei piani di lavorazione (gli attori che hanno già altri impegni li pretendono). E soprattutto, in un film come questo, dove era molto importante raccontare la complicità che c’è tra le due ragazzine e non la si poteva creare così in maniera artificiosa, ho fatto in modo che davvero maturasse durante questa esperienza.
Per cui ho usato tutto il vantaggio che mi veniva dal fatto di essere anche produttore e ho preteso di girare il film in modo cronologico perchè volevo che il film venisse scoperto giorno per giorno e scommettendo sul fatto che tra le due ragazze potesse nascere davvero (prima non si conoscevano) quell’amicizia e quell’intimità che si vede alla fine del film. Credo che questo sia avvenuto e se è successo è perchè appunto ho fatto vivere il film giorno per giorno senza far provare loro quello che succede quando si gira un film cioè essere consapevoli delle scene da girare.
Daniele Ciprì ha una carriera come direttore della fotografia, montatore, sceneggiatore e regista. Nel video che segue racconta come ha impostato il lavoro con gli attori nel film E’ stato il figlio:
Bellas Mariposas: la lavorazione
Nel video che segue Salvatore Mereu racconta alcuni dettagli sulla lavorazione del film:
E’ stato il figlio: le ambientazioni
E’ stato il figlio si può considerare un film in costume ma di un passato non lontano. Nel video che segue Daniele Ciprì racconta come ha lavorato su questo elemento tra il nostalgico ed il vintage: