Caravaggio l’anima e il sangue. Evento speciale al cinema

Caravaggio l’anima e il sangue un film prodotto da Sky con Magnitudo Film regia di Jesus Garces Lambert. Al cinema solo per pochi giorni.

Caravaggio l'anima e il sangue

Caravaggio l’anima e il sangue

Caravaggio l’anima e il sangue

Sarà al cinema solo il 19, 20 e 21 febbraio 2018 il film Caravaggio l’anima e il sangue, un viaggio emozionante attraverso l’anima, i tormenti, i dipinti e i documenti storici che ci raccontano la vita e le opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Il film dura 90 minuti nei quali lo spettatore è catapultato nei quadri del Caravaggio. Le opere del pittore vengono prese, animate, spiegate, sezionate, senza mai smettere di emozionare lo spettatore.

Spettatore che nel film è risucchiato nella tela del pittore, dove i dettagli così realistici, e le spiegazioni coinvolgono pienamente. Un’esperienza che senz’altro arricchisce, che analizza la vita di Caravaggio, sia umanamente che artisticamente. Un viaggio attraverso le sue opere, che, oltre a dare un’analisi dell’opera stessa, coinvolge con dettagli inediti della vita del pittore. 

Caravaggio l’anima e il sangue è una delle prime produzioni italiane girate in 8K (l’8k ti fa vedere i tratti della singola pennellata), con documenti originali mostrati per la prima volta al cinema.

Caravaggio l’anima e il sangue  – il trailer

Intenso, magnifico, coinvolgente. Così in contrasto con gli attimi di intermezzo che si salvano solo per la voce di  Manuel Agnelli (leader degli Afterhours), che racconta in prima persone, come se il pittore stesso ci stesse parlando e ci aprisse la sua anima. Peccato che tutto il film non sia raccontato da Agnelli, che ci dà l’illusione che sia il pittore stesso a parlarci e a spiegarci le sue ragioni, e le ragioni dei suoi dipinti.

Davanti alla maestosità dei quadri di Caravaggio, vorresti solo avere un telecomando e mandare avanti quei momenti in cui dubbie istallazioni e filmati fanno capolinea sullo schermo, non facendo altro che sottolineare la loro bassa qualità espressiva rispetto al sentimento, l’anima e il sangue che pervadono le tele di Caravaggio.

Questi spezzoni sono delle metafore visive di concetti come la libertà, gli impulsi primordiali… Alcuni sono anche coerenti, mentre altri li ho trovati davvero fastidiosi, insulsi inespressivi. La voce di Agnelli è suadente, coinvolgente; ci porta nella vita del pittore. Così come fanno anche gli storici dell’arte che ci raccontano in prima persona i dettagli delle opere.

Caravaggio l'anima e il sangue 

Un’installazione presente nel film Caravaggio l’anima e il sangue 

Nella vita e nelle opere del pittore

Emozionanti sono anche i documenti storici, vedere scritti negli archivi dell’epoca gli stralci di vita di Caravaggio, poter ricostruire grazie a loro la vita e i tormenti che il pittore ha vissuto. La musica, così sapientemente inserita per creare attimi di riflessione interiore, e così fastidiosa quando si passa agli attimi di “arte moderna”. I tagli di scena e i passaggi di inquadrature da un dettaglio all’altro di quadri diversi del Caravaggio sono magistrali. Ci fanno passare con semplicità e naturalezza da un quadro all’altro, senza bruschi tagli di scena.

In Caravaggio l’anima e il sangue non c’è una visione sistematica di quadri descritti, è più un racconto intimo che grazie ai quadri possiamo vedere oltre che sentire. Ovviamente vedendo il film non si può non pensare allo sceneggiato televisivo dedicato all’artista. Ma mentre nello sceneggiato si racconta più la vita romanzata del pittore, nel film in uscita si analizza la vita in relazione ai quadri, ovvero come la vita del pittore abbia influenzato il suo stile pittorico.

Caravaggio l'anima e il sangue 

Un dettaglio dell’opera “Canesta di frutta” (olio su tela, 1594-1598, Pinacotea Ambrosiana, Milano)

Questo film è una perla rara di bellezza. Ritrovarsi sullo schermo l’immagine del quadro che si “anima” sotto i nostri occhi, avere qualcuno che legge e racconta per noi una storia intensa come quella di Caravaggio non è da tutti, e non è per tutti. Per molti forse questo non sarà che l’ennesimo documentario sulla vita di un pittore. Ma il film è di più. Attraverso l’analisi dei quadri, siamo buttati nell’anima e nel sangue del pittore.

Viviamo assieme a lui il dramma dell’omicidio, la sua perenne angoscia che viene rispecchiata sempre più nei suoi quadri. Struggente la frase finale che ci accompagna alla fine del film finito quasi bruscamente, come la vita stessa del pittore.

Caravaggio, ombra che condanna, luce che salva

Caravaggio, edito da Beccogiallo editore

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Un fumetto diretto, un fumetto crudo che racconta l’ultimo periodo della vita del pittore, quello forse più misterioso e cupo. La fuga da Roma, dopo aver ucciso un uomo, il rifugio a Napoli e Malta, e il pensiero fisso del perdono da parte del papa. 
Caravaggio, un pittore oltre. Oltre il suo tempo, oltre le buone maniere, oltre il nero delle ombre del suo passato. Colui che osò usare il corpo di una prostituta morta annegata, facendolo diventare il corpo della Vergine Maria (la Morte della Vergine) inconcepibile per l’epoca.
Tratti diretti, quelli di Ernesto Anderle, linee e colori che ti portano dritti nella storia. La mia tavola preferita? Quella con la Morte, quella che inquieta di più, quella che fa subito pensare al nero delle tele del Merisi.

Un gioco a due di prospettiva e sentimento.

Piccolo bonus, la sezione finale con testi e disegni. Se non conoscete Caravaggio, questo fumetto vi farà appassionare alla sua storia. E una buona storia questo deve fare, deve far venir voglia di saperne di più. Grazie Beccogiallo, perché leggere nei disegni quello che si è sempre letto nei testi non è da tutti. 
Paola ha fatto la foto illuminata solo con le candele, perché luci e ombre hanno un ruolo fondamentale sempre. 

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  1. cdiaz

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