Carta Bianca di Andres Arce Maldonado. La realtà delle periferie italiane e l’indifferenza della gente.

E’ in questi giorni nelle nostre sale Carta Bianca, il film indipendente del regista Andres Arce Maldonado già ospite della nostra rubrica dei registi emergenti. Nell’articolo la recensione del suo nuovo film.

Carta Bianca

L’ambientazione del film è la periferia di Roma, ma questa storia potrebbe essere ambientata in qualsiasi città italiana. Case grigie, colori cupi, persone che arrivano a stento a fine mese e tutto che gira intorno al dio denaro, che fa scordare alle persone che sono esseri umani ed in quanto tali hanno bisogno di affetto, attenzione e gentilezza.

Niente di tutto questo si evince nei tre personaggi della storia. Kamal (Mohamed Zouaoui nel suo primo ruolo da protagonista, dopo aver recitato in piccoli ruoli in Nuovo Mondo di Emanuele Crialese, I Fiori di Kirkuk di Fariborz Kamkari ) condivide un appartamento con il suo amico Ousman (Djibril Kebe), non ha il permesso di soggiorno e spera  di poter diventare un giorno  cittadino europeo.  Per vivere spaccia droga vicino alla biblioteca comunale che frequenta perché amante dei libri. Il secondo personaggio è una donna moldava, Vania (Tania Angelosanto) uscita dal giro della prostituzione, e lavora come badante. Ed infine Lucrezia (Patrizia Berardini), imprenditrice italiana che si trova in mano agli usurai.

Mohamed Zouaoui e Tania Angelosanto in una scena del film

Mohamed Zouaoui e Tania Angelosanto in una scena del film

 

 

 

 

 

 

 

 

Il regista Andres Arce Maldonado, di origine colombiana, ha raccontato storie di vita che lui stesso ha vissuto in prima persona, realtà che la maggior parte delle persone non vogliono vedere, e girano dall’altra parte, proprio come hanno fatto nel caso di Sahid Belamel, morto assiderato a soli 25 anni perché nessuno si è fermato a soccorrerlo. Ed è proprio questo di cui parla il film l’indifferenza, la totale mancanza di amore, la violenza nei rapporti con le persone, la completa sfiducia nel futuro, che non riesce a dare garanzie di poter cambiare il proprio destino. Queste tre vite vengono viste da un occhio che non giudica e non condanna nessuno ma vuole solo raccontare la realtà.

Andres Arce Maldonado il regista

Andres Arce Maldonado il regista

Il film è stato volutamente prodotto in maniera indipendente e si è avvalso di un cast tecnico e di tecnologie avanzate, grazie alle persone che hanno creduto nel progetto ed hanno loro stesso finanziato l’opera.  Nel film anche l’attrice e regista Valentina Carnelutti.

La campagna No all’indifferenza

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Il 26 giugno, in occasione dell’uscita del film, ha preso il via la campagna di sensibilizzazione No all’indifferenza alla quale hanno collaborato personaggio del calibro di Lina Wertmüller, Alessandro Haber, Umberto Orsini, Iaia Forte e Francesca Faiella. Tutti i dettagli sulla pagina facebook di Distribuzione Indipendente.

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