Cam Girl di Mirca Viola: quanto in tempo di crisi siamo pronti a giustificare un mestiere?

Guardando il film ho pensato: ci sono altre soluzioni al guadagno facile in tempo di crisi economica. La riflessione parte dal tema del film che narra di quattro amiche, Alice (Antonia Liskova), Rossella (Alessia Piovan), Gilda (Sveva Alviti) e Martina (Ilaria Capponi)che per poter guadagnare lavorano presso un agenzia di Cam Girl.

Cam Girl di Mirca Viola

Cam Girl

Il punto di vista di partenza è assolutamente neutro, non c’è giudizio, ma solo una volontà di raccontare un mondo difficile, una fetta del mercato nero in Italia con un enorme giro di soldi. E’ facile aprire un sito, basta creare un dominio all’ estero dove non esiste il reato di prostituzione. La polizia postale non può farci nulla, e non riesce mai a risalire al vero proprietario.

Entrare in questo vortice è molto semplice se sei in difficoltà o depresso o ti svaluti come persona. Ma la contropartita è molto alta. C’è la morte dei sogni, la perdita della propria dignità di donna, l’anaffettività, la vergogna della famiglia o del partner quando scoprono che mestiere svolgi veramente.

Alessia Piovan, Antonia Liskova, Mirka Viola, Sveva Alviti e Ilaria Capponi

Mirca Viola, al suo secondo filmha combattuto contro i pregiudizi dello star system. Il film ha faticato molto per uscire nelle sale ed ha avuto una gestazione lunga anche per riuscire a trovare una produzione che credesse nel progetto. In Italia ci sono ancora degli argomenti tabù, e se non ti adegui al modo di fare informazione utilizzato dalle televisioni o dalla stampa, allora diventi una persona scomoda, perchè vuoi raccontare un altro modo di vedere la questione, con intelligenza e senza retorica.

Alcune scene nel film ricordano i videoclip americani che passano su MTV, e questo dovrebbe far pensare a quanti messaggi negativi sono attualmente rivolti soprattutto ad un pubblico giovane, bombardati  da immaggini piene di sesso, che non hanno fasce orarie protette e fruibili da persone di qualsiasi tipo di età.

Nel film compaiono in camei Maria Grazia Cucinotta, donna manager che non assumerà Alice nella sua agenzia di pubblicità, costringendola a cercare un modo per guadagnare, e sarà il motivo per cui deciderà, dopo l’ennesima delusione lavorativa, di diventare imprenditrice e impiegare i suoi soldi per aprire una sua agenzia e per far lavorare le ragazze, dandole una maggiore possibilità di guadagno rispetto ad altri siti.  Marco Cocci compare nel ruolo del consulente web, e Enrico Silvestrin, come presentatore tv, simbolo di quei media che guardano solo allo scoop, passando sopra la dignità delle persone.

E’ stato creato un grande lavoro di sceneggiatura, a cui hanno partecipato la regista stessa, Angelica Gallo, (la figlia di Mirca Viola), e Andrea Tagliacozzo. Possiamo ritrovarci qualsiasi tipo di situazioni prese dal reale, basate su interviste a persone che fanno questo mestiere. E stato girato in sole quattro settimane, per via del budjet molto ridotto, ma con una grande risultato.

Silvia Tancredi

Anche la musica è molto ben curata. Sono state utilizzati brani di contenuto, con la consulenza di Alessandro Micalizzi. La cantante torinese Silvia Tancredi, ha regalato due pezzi alla regista, di cui un singolo “The Cage” che parla proprio di persone che si sentono in gabbia e non riescono a vedere una via d’uscita. La cantante ha parlato dei talent musicali, che non sono poi così diversi dal meccanismo di questi siti web, snaturano la musica, creando false speranze a  chi vuole farlo di mestiere, non facendo passare il messaggio che per arrivare bisogna studiare tanto e lavorare tanto.

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