Rimaniamo ancora nell’ambito del BIF&ST 2012 parlando di un altro interessante cortometraggio in concorso al festival: Corti di Angelo Cretella, che vede come protagonista l’attore Leo Gullotta.
Angelo Cretella è nato nel 1979 a Succivo (Caserta). Nel 2004 ha diretto i cortometraggi Vicine distanze, Casca il mondo casca la Terra che ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è ora conservato nell’Archivio della Pace della Regione Campania per i suoi contenuti sociali e Vietato a qualche minore di 14 anni – VQ14, anche questo vincitore di diversi festival.
Nel 2008 ha poi diretto Non è così, prodotto dalla Seconda Università degli Studi di Napoli ed il video Baudelaire probabilmente… per il libro Il ribelle in guanti rosa di Giuseppe Montesano.
Nel 2009 ha realizzato, con la Blow Up Film, Dio (ce), un documentario sulla provincia di Caserta, la video installazione Incidente tratta dal racconto omonimo di Giusi Marchetta contenuto nel libro Dai un bacio a chi vuoi tu e i cortometraggi Tour De Vie e DisAbili, quest’ultimo vincitore, tra l’altro, del premio Amnesty International al 40° Festival Internazionale di Giffoni.
Il suo ultimo cortometraggio è Corti, con Leo Gullotta, anche questo tratto dal libro di racconti Dai un bacio a chi vuoi tu di Giusi Marchetta (vincitore del Premio Calvino 2007), unico film italiano ad essere vincitore di una sezione del Giffoni Film Festival 2012.
Corti
A Michele (Leo Gullotta), anziano barbiere di un paesino del Sud, è rimasta solo la sua vecchia barberia, oltre alla compagnia dell’amico Santulli, ma suo figlio insiste perchè lui la venda. A sconvolgere la situazione arriva però Mimmo, un bimbo di 8 anni che continua a farsi tagliare i capelli corti, anzi cortissimi, e Michele inizia ad ipotizzare che dietro questa richiesta ci sia qualcos’altro…
Quando si parla di violenza, ed in particolare quella sui minori, è facile scadere nel banale o nel didascalico. Questo non accade in Corti nel quale Angelo Cretella riesce a raccontare questo tema con il sorriso. Grazie ad una storia divertente ma efficace Cretella racconta la violenza attraverso gli occhi di un bambino che però non vuole cedervi e decide di affrontarla con intraprendenza. Molto bella la fotografia che ritrae un tempo che non c’è più pur trattando un tema quantomai attuale. Bravi tutti i protagonisti tra i quali spiccano ovviamente Leo Gullotta ed il piccolo Francesco Esposito che riescono a creare una strepitosa alchimia che rende ancora più frizzante il corto.
Le domande al regista
Di ‘Corti’ sei regista e sceneggiatore ma la storia è tratta dalla raccolta ‘Dai un bacio a chi vuoi tu’, della scrittrice Giusi Marchetta, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura. Quanto c’è di tuo nella storia e come hai collaborato con l’autrice?
La sceneggiatura ha avuto tre stesure e la mia collaborazione, con Giusi Marchetta e Massimiliano Virgilio, é avvenuta già a partire dalla seconda versione. Il mio compito é stato quello di creare respiri alla storia e cercare, dove era possibile, di tradire il racconto per renderlo piú cinematografico. Ci tengo a dire che la scrittura di Giusi Marchetta è di per se già molto visiva e questo ha facilitato di molto il compito.
Il corto vede la partecipazione straordinaria ed assolutamente gratuita dell’attore Leo Gullotta? Com’è stato lavorare con lui? Hai degli aneddoti che puoi raccontarci?
Gullotta è, oltre allo straordinario attore che tutti conoscono, un uomo di una generosità e una disponibilità enorme. Averlo nel cast è stato piú semplice di quanto si possa immaginare: l’ho contattato al telefono, successivamente ci siamo visti a Roma e lui, che già aveva letto la sceneggiatura, ha accettato senza riserve.
Ci tengo sempre a sottolineare che la sua partecipazione al progetto è stata assolutamente gratuita anzi ci è stato impossibile anche rimborsargli i soldi del biglietto del treno Roma-Napoli che ha preso per raggiungerci. Una persona che con grande umiltà, coerenza e maestria mi ha insegnato tantissimo e di questo gliene sarò sempre riconoscente.
Come sei arrivato alla scelta del piccolo protagonista e come hai impostato il rapporto con lui sul set, visto anche il delicato tema che tratta ‘Corti’?
Il piccolo attore protagonista, è stato scelto tra migliaia di bambini. Non volevamo un bambino triste e ci ha colpito di Francesco la faccia vispa. Ci sembrava perfetto per interpretare un bambino che, pur subendo violenza, avesse la scaltrezza, ingenua, di trovare un tentativo di fuga.
Sul set é stato molto attento a quello che succedeva e recepiva le indicazioni con molta maturità. Ovviamente è stato molto coccolato soprattutto nei momenti in cui la fatica della lavorazione del film cominciava ad accumularsi.
Dando un’occhiata alla tua filmografia ho notato che hai un interesse particolare per i temi sociali spesso protagonisti dei tuoi cortometraggi. Come mai questa scelta? Pensi che il cortometraggio, pur con le sue difficoltà distributive, sia un buono strumento di denuncia sociale?
I miei autori di rifeimento sono Ken Loach e i fratelli Dardenne e dunque il cinema, lungo o breve che sia, ha per me il significato dell’impegno e della manifestazione. Non sono sicuro che il film sia strumento di denuncia ma credo che possa indubbiamente essere in grado di portare alla luce, di creare un dibattito culturale, dare una prospettiva diversa a fatti e storie o “semplicemente” farci incontrare sullo schermo l’altro da noi.
So che stai preparando il tuo prossimo cortometraggio ‘Emilio’, finanziato grazie ad un progetto di produzione dal basso, anche questo con un cast interessante. Vuoi parlarcene?
Emilio è il mio nuovo cortometraggio scritto con Giusi Ricciato e Nicola Pellino. Girato interamente in Salento, e non per motivi legati ai finanziamenti, ma solo perchè pensato e scritto per quei territori. È un corto speciale per noi della Blow Up Film perchè interamente prodotto dal basso. Abbiamo diviso il progetto in quote e con grande sorpresa ed emozione siamo riusciti ad andare oltre il 100% di quote assegnate.
Una partecipazione che rappresenta una responsabilità in più, per un lavoro, sul quale mi piace mantenere un minimo di segreto, molto diverso da quello precedente. Il cast è composto da Nandu Popu, leader storico dei Sud Sound Sistem, che interpreta Benito, fratello di Emilio interpretato dall’esordiente Sergio Lecci, mentre la giovanissima Sara Scarpati sarà la bella Alida. Il cortometraggio sarà pronto agli inizi di dicembre e speriamo ci regali un bel fine anno.
E allora in attesa di avere ulteriori aggiornamenti salutiamo Angelo Cretella facendogli un grande in bocca al lupo per questa sua nuova avventura.