Si terrà dal 14 al 19 luglio a San Vito Lo Capo la settima edizione del SiciliAmbiente Documentary Film Festival, festival internazionale di documentari, cortometraggi e animazioni legati ai temi ambientali, della sostenibilità e dei diritti umani. Per l’occasione abbiamo intervistato il direttore artistico Antonio Bellia.
SiciliAmbiente Documentary Film Festival
Il SiciliAmbiente Documentary Film Festival, oltre a trattare un tema così insolito ma importante come l’ambiente ha la caratteristica distintiva di ampliarne l’approfondimento andando oltre le proiezioni che si terranno sia in spiaggia che nel giardino di Palazzo La Porta, sede del Comune, attraverso dibattiti, incontri con registi, mostre fotografiche, workshop e numerose iniziative collaterali.
Lascio quindi la parola al direttore artistico Antonio Bellia che ha gentilmente acconsentito a parlare del festival ai lettori di cinemio.
Le domande al direttore artistico Antonio Bellia
Ciao Antonio, benvenuto su cinemio. Siamo arrivati alla settima edizione del SiciliAmbiente Documentary Film Festival nato proprio grazie a te. Puoi raccontarci com’è nato e com’è cresciuto questo festival?
Il festival come molte cose che diventano parte della tua vita, è nato casualmente. Ovviamente meno casuale è il mio amore per il cinema e il rispetto per l’ambiente e la convinzione che sia necessario impegnarsi per la crescita di una cultura legata allo sviluppo sostenibile.
Devo dire che a San Vito ho trovato terreno fertile e un’accoglienza che negli anni è cresciuta sempre più. La scommessa di portare un cinema di qualità ma di difficile fruibilità in un luogo frequentato soprattutto da turisti è risultata vincente. Importante è stato nella crescita e nel consenso del pubblico aver cercato di soddisfare le esigenze e i gusti del pubblico con un’attenzione sia ai bambini che agli adulti di varie fasce di età.
Perché proprio un festival dedicato all’ambiente? Pensi che la sensibilizzazione su questi temi può realmente venire anche dalla settima arte?
Penso che il tema dell’ambiente nei prossimi anni sarà centrale per la continuazione della specie umana. Ma per ambiente vorrei sottolineare che intendo il rapporto uomo-ambiente e quindi il concetto di sviluppo sostenibile è stato il perno su cui si è costruita l’identità del SiciliAmbiente Documentary Film Festival.
Non si possono più ignorare le problematiche legate allo sfruttamento delle risorse, all’inquinamento del suolo e delle acque, alla mobilità sostenibile e alla riduzione dei consumi, così come non si può non considerare l’importanza dei diritti umani per una società che voglia crescere e migliorarsi.
La settima arte non può più prescindere da tutto ciò e deve farsi carico di raccontare i conflitti che derivano da tali questioni, ma anche le risorse e le capacità che l’uomo ha di affrontare con successo queste immense sfide. L’alto numero delle opere che arrivano da numerosissimi Paesi di tutto il mondo è un segnale forte di attenzione da parte del cinema non solo documentario.
Com’è andata invece con i registi? Hanno compreso appieno il vero senso di questo festival?
Direi proprio di si. La forza del festival fin dalle prime edizioni è stata la partecipazione dei registi anche durante le prime edizioni in cui il budget era davvero minimo e non ci potevamo permettere una vera e propria ospitalità.
Da un lato il luogo, San Vito Lo Capo con le sue spiagge e il suo meraviglioso mare, ovviamente ha sempre motivato i registi a partecipare, dall’altro l’accoglienza dello staff, la cura dei dettagli del festival, la qualità tecnica delle proiezioni e l’alto livello qualitativo delle opere in concorso hanno fatto si che i registi si sono affezionati al SiciliAmbiente Documentary Film Festival e continuano a venire con grande entusiasmo.
Quali sono le novità più significative di questa settima edizione e che riscontro vi aspettate?
Quest’anno come tutti gli anni ho cercato di aggiungere qualcosa alla programmazione cinematografica, qualcosa che desse spessore. Da un lato abbiamo deciso di ampliare le sezioni competitive da tre a quattro, separando le animazioni dalla sezione cortometraggi. Inoltre abbiamo fatto un accordo con un nuovo e prestigioso partner: l’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico). Una sezione di cortometraggi sul mondo del lavoro aprirà ogni sera il festival nella sala principale.
Inoltre si è aggiunto un premio in denaro Miglior corto sociale offerto dalle Acli. Insomma abbiamo rafforzato l’attenzione sul mondo del lavoro e sulle problematiche sociali in modo significativo. Ritengo che in questo periodo storico così complesso e con la crisi che sta colpendo il mondo, ma in particolare il vecchio continente, sia importante in un festival che si occupa di sviluppo sostenibile dare spazio e visibilità a tali tematiche.
Avremo quindi 4 sezioni competitive: documentari, cortometraggi, animazioni e corti mobili (sezione sulla mobilità sostenibile in collaborazione con la FIAB), una sezione panorama “Il Lavoro”, e una sezione “panorama festival” in cui mostriamo alcune opere proposte da altri tre festival siciliani (Sole Luna, Queer, Sorsi Corti).
Altra novità di questa VII edizione del SiciliAmbiente Documentary Film Festival è il rafforzamento della seconda sala, posta in spiaggia, con una crescita considerevole della programmazione. Insomma siamo pronti ad accogliervi tutti dal 14 al 19 luglio a San Vito Lo Capo sicuri che saremo in grado con il mix tra natura e cinema di soddisfare le vostre esigenze.
Ringrazio Antonio Bellia direttore artistico del SiciliAmbiente Documentary Film Festival per la disponibilità e invito tutti a non mancare a questo interessante Festival che si terrà a San Vito Lo Capo dal 14 al 19 luglio.