Life guidance

#Venezia74: Life Guidance di Ruth Mader

#Venezia74: Ultimo film in Concorso alla Giornata degli Autori è Life Guidance dell’austriaca Ruth Mader, film distopico che riprende il mito di 1984 di Orwell, riuscendo ad affascinare ma senza colpire nel segno per originalità.

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Life guidance

Alexander vive con moglie e figlio e sembrano incarnare la famiglia perfetta. Ci troviamo in un futuro in cui i ricchi vivono in belle ville e sembrano avere una vita perfetta mentre i poveri, i beneficiari minimi, tristi e spesso soli, vengono sorvegliati e sedati a vista dalla Life Guidance, l’agenzia che si occupa di sovrintendere l’ordine e il benessere di tutti. Quando l’agenzia nota però che nella famiglia di Alexander non c’è la felicità che dovrebbe, decidono d’intervenire e sarà allora che il capofamiglia inizierà ad opporsi e ad indagare per scoprire che… e il resto possiamo prevederlo.

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Ed è proprio questo il problema alla base del film. Piacerà a coloro i quali non hanno una particolare conoscenza del genere fantascienza distopica, cinematografica e letteraria, e potrebbe facilmente annoiare chiunque altro. Si, perché se la messa in scena è particolarmente curata, dalle scenografie ai costumi, per quanto anche lì senza alcuna originalità o innovazione, il problema sta in una regia che gioca a sottrarre così tanto da togliere spesso il ritmo e il clima ideale a certe scene e sequenze che avrebbe preteso di più.

E in soccorso di ciò arriva un commento sonoro ingombrante e ricco di barocchismi, dal tema interessante ma che tenta di sopperire a cose che non può risolvere da sé. E’ un cinema molto vicino a quello di Yorgos Lanthimos, per certi aspetti, con la differenza che la Mader è ancora un materiale grezzo che ha giocato con un genere ed un plot fin troppo esplorato da gente e storie molto più mature di lei e di questo, dimenticabile, Life Guidance.

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