#Venezia74: Reduce del successo di critica e pubblico per La Tenerezza con Elio Germano e Micaela Ramazzotti, il regista Gianni Amelio decide di fare un omaggio alle vittime del disastroso evento accaduto ad Amatrice lo scorso 24 Agosto 2016 e di presentarlo alla Mostra del Cinema di Venezia ad un anno dai fatti con questo breve documentario di 16 minuti presentato come Evento Speciale fuori concorso.
Casa d’altri
Non c’è effettivamente molto da dire sul progetto nel suo insieme. Ovviamente si crede nella buona volontà di voler portare la testimonianza e l’appoggio ai parenti delle vittime di quanto accaduto. Alcune immagini che ci portano in giro per quel che resta per il paese di Amatrice parlano effettivamente benissimo da sole.
Nell’insieme però ci si chiede il perché della costruzione estremamente finta che ne fa Amelio, con questo bambino in apertura e questo vecchietto che cerca un parente scomparso che portano l’intera questione, insieme ai pochi intervistati, su un piano puramente patetico ed esageratamente emozionale, accostato ad inquadrature unicamente descrittive senza nessuna voglia di ricerca, di analisi, di scavare (si perdoni il gioco di parole) nell’animo della vicenda proprio per tirare fuori qualcosa che aiuti chi ha subito questo tragico evento e sia da testimonianza per tutti coloro che ne sono emotivamente e fisicamente distanti. Altrimenti a che serve fare quest’operazione? Falsa, superficiale, superflua.