Continuiamo a parlare di e con Luca Zingaretti, al BIF&ST 2015 in occasione di un focus a lui dedicato. In questa seconda parte l’attore parla della sua carriera cinematografica e dei suoi ultimi film, Perez. e Tempo instabile con probabili schiarite entrambi al Festival.
Luca Zingaretti: dal teatro a cinema e televisione
Luca Zingaretti ha lavorato tanto a teatro, con Luca Ronconi ma anche facendo regia teatrale. Com’è avvenuto il passaggio dal teatro al cinema e alla televisione? Nei video che seguono l’attore racconta le sue prime esperienza, non proprio di successo, da Il giovane Mussolini a Il branco di Marco Risi.
Le prime gratificazioni
Luca Zingaretti: Dopo queste due delusioni cominciano ad arrivare le prime gratificazioni. Mi chiamarono tanti registi, mi chiamò Ricky Tognazzi per fare Vite strozzate, un film molto apprezzato a Berlino: fummo infatti accolti con molto più calore da una platea internazionale che non in casa nostra perché anche lì ci fu un problema.
Non so se vi ricordate ci fu un periodo in cui intorno al ’95 venne alla luce il fenomeno terribile dell’usura e loro vollero fare questo film. Se non che, qualche giorno prima dell’uscita del film, il problema si aggravò. La gente si buttava dai palazzi per la disperazione.
Il film andò bene e fu la mia prima vera soddisfazione perché era un film bello, pieno, forte, con un cast molto bello. Io ho sempre avuto la necessità e la volontà di alternare. Facevo un film e non volevo entrare nella spirale perché è bello trovarsi in situazioni diverse e quindi tornavo in teatro nell’attesa di una nuova sfida.
La preparazione del ruolo
Come si prepara Luca Zingaretti per un ruolo? Qual è il ruolo che l’ha fatto più faticare? Nel video la risposta dell’attore:
Perez. e Tempo instabile con probabili schiarite
In questo video Luca Zingaretti parla dei suoi ultimi due film, da poco al cinema: Perez. di Edoardo De Angelis e Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo.
Luca Zingaretti: Dopo la chiacchierata con Marco Pontecorvo pensai ‘io questo non potendomelo sposare lo voglio almeno frequentare nel corso del film!‘. Avevo infatti capito che Marco era un uomo che umanamente ha tanto da dare e quindi avrebbe dato tanto anche professionalmente da regista.
Io in realtà l’avevo conosciuto come operatore di macchina. Era figlio di un grande regista (Gillo Pontecorvo) che era anche un uomo, da quello che mi aveva raccontato, molto serio e chiaro e che gli aveva detto: ‘guarda il regista non è un mestiere quindi imparati un mestiere!‘. Inizialmente mi aveva stupito la capacità che aveva un operatore di macchina di guidare un attore perché non è facile ma lui mi ha detto: ‘è tutta una vita che io voglio fare il regista, ne ho visti di set al lavoro, ero lì e guardavo i registi al lavoro‘.
Tempo instabile con probabili schiarite è un film particolare, anche questo una fotografia dell’Italia di oggi: c’è una cooperativa di persone che fa divani e si trova improvvisamente sull’orlo del fallimento a causa di questa crisi che morde i polpacci un po’ di tutti. Poi improvvisamente succede qualcosa, e questa è una chiave di Marco che mi piace, questa leggerezza anche favolistica per cui questo gruppo trova addirittura il petrolio nel cortile dello stabilimento. E da lì succede di tutto.
E’ la storia di un’amicizia, è una commedia ovviamente, ma non ti fa ridere in modo sguaiato, secondo me ti manda a casa con una colata di dolcezza nel cuore quindi sono molto legato a questo film.
Un consiglio per i giovani
Luca Zingaretti: Non vorrei essere, non dico scontato ma palloso: questi sono tempi un po’ strani, sono tempi in cui, diceva in una famosa battuta un personaggio di un film che ho molto amato (Gruppo di famiglia in un interno): le aquile volano da sole, i corvi vanno a schiera. Questo è un momento di corvi per cui la cosa che ti augurerei è: fatti degli amici, fai public relations, pratica i salotti e vedrai che avrai una carriera sicura.
Però c’è una cosa da cui non si può prescindere e che ti rende veramente un uomo libero. Magari non arriverai a brillare ma se scegli questa professione il primo aspetto a cui devi stare attento è che se diventa la tua professione deve dare da campare a te e ai tuoi cari. Questo ci deve stare: il resto è, si, tutto bello, premi, gloriam però è qualcosa che deve venire dopo. Io sono di origini contadine: per essere un uomo libero, un attore libero devi essere il più bravo di tutti. Quindi studia, studia e studia.