Lezioni di cinema: Liliana Cavani – Prima Parte

E dopo aver ascoltato un’icona del cinema internazionale (Max Von Sydow) passiamo ora al cinema nostrano. Ospite d’eccezione di questa interessante lezione di cinema è la regista Liliana Cavani.

Ha quasi 80 anni (li compirà il prossimo 12 gennaio) ma non li dimostra assolutamente Liliana Cavani, bravissima regista italiana, ospite del BIF&ST 2012 e protagonista di questa lezione di cinema.

La regista Liliana Cavani

Mai per amore: il ciclo per la TV

La prima domanda a cui ha risposto è stata ovviamente sul suo ultimo lavoro per la televisione, il film Troppo Amore, facente parte del ciclo televisivo Mai per amore, sulla violenza contro le donne, diviso in quattro film, che è andato in onda a partire da fine marzo 2012 su Rai 1 ogni martedì in prima serata.

Prodotto da Claudia Mori per Ciao Ragazzi, doveva comprendere 6 titoli ed interessare 3 registi che avrebbero girato due titoli a testa: Liliana Cavani, Margarethe von Trotta e Marco Pontecorvo. Due dei titoli sono stati però scartati. Ecco l’opinione di Liliana Cavani sul film e sulla serie:

L’iniziativa a carattere civile sulla violenza sulle donne, è nata per la televisione da un’idea di Claudia Mori ed è stata proposta alla RAI che dovrebbe avere una vocazione per fare ogni tanto lavori che riguardano problemi comuni ed importanti. Inizialmente dovevano essere 6 tv movie, 2 miei, due di Margarethe e due di Marco.

Una volta divisi i temi abbiamo cominciato a parlare e ne sono uscite un ventaglio di situazioni. Uno degli argomenti era lo stalking: ogni 3 giorni abbiamo una donna ammazzata in casa da un marito, un compagno, un amico. La situazione è ancora più grave ed arriva sui giornali solo se i danni sono gravi o si arriva all’omicidio ma le violenze comuni sono frequentissime.

Un’immagine di ‘Troppo amore’

E’ una casistica ampissima. Io ed i miei sceneggiatori ci siamo documentati in centri di violenza, nelle stazioni dei carabinieri, abbiamo usato qualunque fonte che ci desse delle statistiche e ne sono venute fuori cose incredibili: ci sono 10 milioni di utenti di prostitute, che le sfruttano nonostante sappiano che sono obbligate a farlo.

Ci sono poi dei centri di fuga dove, se una donna riesce a scappare, con l’aiuto della polizia o della chiesa, si nasconde e può imparare un mestiere. La donna con cui ho parlato era nigeriana, ha studiato da infermiera ed è anche diventata capo infermiera, una ragazza intelligentissima e giovanissima arrivata in Italia a 15 anni e scappata in questo centro dopo circa  10 anni di strada.

Per una storia così ce ne sono tante di donne scomparse, morte ammazzate o rovinate, picchiate. Sono storie crudelissime eppure 10 milioni di italiani (praticamente un uomo su due) ne approfittano e c’è anche una grande richiesta di minorenni. Purtroppo questa storia non abbiamo potuto raccontarla perchè la RAI l’ha bloccata perchè troppo forte.

Troppo Amore

Ecco invece quello che Liliana Cavani ha raccontato su Troppo Amore, il film andato in onda su RAI 1 il 27 marzo 2012.

Gli esordi nel cinema

Nata da un padre architetto e da una mamma appassionata cinefila che l’ha portata al cinema sin da piccola, Liliana Cavani, dopo una laurea in Lettere Antiche entra nel Centro Sperimentale di Cinematografia. Ecco, dalla sua voce, com’è avvenuto il passaggio dai grandi testi dell’antichità al cinema:

Termina qui la prima parte della lezione di cinema di Liliana Cavani. Continua a leggere la seconda parte.

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