Lo scorso 30 marzo si è tenuta presso il Cinema Piccolo Apollo, ribattezzato Apollo 11, per via dell’omonima associazione culturale, un resoconto sui primi quindici anni di un viaggio che fino ad oggi non ha mai smesso di sorprendere il suo pubblico e gli autori stessi.
Apollo 11
Questo spazio è stato preso da una congregazione di artisti, dopo che ci fu un incendio presso l’istituto, di cui si vedono ancora i segni sui muri, che nessuno ha volutamente nascosto, proprio come simbolo. Un p’o come la fenice che risorge dalle sue ceneri. In questi anni si sono succeduti svariati nomi del mondo del cinema, della musica e della letteratura, tra cui Gianfranco Pannone, che fu il primo autore a proiettare il suo documentario, Costanza Quatriglio, ai tempi in cui ancora il suo nome non era conosciuto, Daniele Gaglianone, Gianfranco Rosi, e per ricordare uno dei maestri più importanti Vittorio De Seta, che la gente ha riscoperto grazie a questo luogo magico.
Gli onori di casa sono state fatte da Agostino Ferrente (Le Cose Belle – 2013), che è un membro onorario dell’Associazione Apollo 11, e fa anche parte di Doc.It che ha trovato la sua succursale presso questa sede, avendo la sede centrale presso la Cineteca di Bologna.
Ferrente ha spiegato che l’origine dell’interesse verso il documentario è iniziato proprio tra queste mura, prima di altre realtà romane come il Cinema Aquila, La Casa del Cinema, Il Kino, Detour, che hanno preso spunto da ciò che stava accadendo. Questo ha portato ad un sempre maggiore interesse, tanto che il pubblico ha iniziato ad appassionarsi a queste opere che si distaccano ormai dal classico documentario, fatte solo da interviste, per iniziare un percorso sperimentale ed alternativo, tanto da cambiare il suo nome in “Film del Reale“, parola che è stata inventata proprio in questa sede.
La grande meraviglia che si ripeteva tutte le sere e ad ogni evento era la sala sempre piena, e la gente che rimaneva fino a tard, per partecipare ai dibattiti che seguivano alle proiezioni. Inoltre ha visto anche nascere una realtà come l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Questo è anche il luogo da dove sono nate delle lotte importanti, da cui la proiezione dei documentari nelle sale con un biglietto di ingresso normale, l’ottenimento nel 2007 della categoria come Migliore Scenggiatura per un Documentario presso il Premio Solinas, di cui era presente la direttrice artistica Anna Maria Granatello.
Poi si è parlato anche della sinergia con Andrea Segre, con cui si inizieranno una serie di laboratori su auto-narrazione e video-partecipativo dedicato ai ragazzi del quartiere, con particolare attenzione alle seconde e terze generazioni di famiglie migranti, che costituiscono il tessuto sociale ed umano dell’Esquilino.
La preoccupazione che hanno tirato in ballo Gianfranco Pannone, Daniele Vicari e Costanza Quatriglio sono state l’attenzione a continuare a fare delle opere di valore, senza scendere a compromessi, cercando di proteggere la categoria dagli sciacalli che potrebbero approfittare dell’attenzione dei grandi media di dare più soldi per realizzarli, con il rischio che siano senza spessore.
La programmazione nei prossimi giorni sarà molto florida e vedrà diversi ospiti: Marco Spagnoli, Antonietta De Lillo, Daniele Gaglianone, Piergiorgio Welby e tantissimi altri.