Proseguiamo la masterclass che l’attrice francese Andrea Ferreol, musa di Marco Ferreri e di tanti altri registi italiani, ha tenuto al BIF&ST 2018. Dopo aver parlato del suo primo film importante in Italia, La grande abbuffata, di cui era protagonista insieme a quattro mostri del cinema (Mastroianni, Gassman, Noiret e Piccoli), in questa seconda parte parla della sua carriera in Italia e del rapporto con i registi.
Andrea Ferreol: il rapporto con i registi italiani e stranieri
In questo video l’attrice Andrea Ferreol racconta il rapporto con i registi Pasquale Festa Campanile e Rainer Werner Fassbinder ed alcuni aneddoti: entrambi erano grandi lavoratori che perseguivano i loro obiettivi, aspetto molto importante anche nel lavoro di un attore.
Nel video che segue l’attrice parla del lavoro con Raf Vallone nel film di René Allio girato a Marsiglia dal titolo Ritorno a Marsiglia. In quel film non si è piaciuta molto (‘in quel film sono una cagna‘, dice) perché il regista aveva l’abitudine di non dare consigli agli attori come facevano ad esempio Rosi e Truffaut. Secondo Ferreol il regista deve dire cosa vuole da un attore altrimenti il risultato non è ottimale:
Poi riprende a parlare del film di Ferreri La grande abbuffata e di come i 4 attori l’hanno protetta ed aiutata durante le riprese:
I grandi incontri ed il ruolo dei regista secondo Andrea Ferreol
Dopo La grande abbuffata arrivano due incontri importanti, uno con Francesco Rosi e l’altro con Marcello Mastroianni. In questo video Andrea Ferreol parla del rapporto con Francesco Rosi e la scoperta della magia del cinema con Ettore Scola con il quale ha girato Il Casanova:
C’è una sequenza da antologia nel film Il Casanova: l’incontro tra lei e Marcello Mastroianni che interpreta il protagonista. Questa è l’occasione per Andrea Ferreol di parlare degli attori italiani, dell’incontro con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi e della tristezza che ha accompagnato la fine della loro vita non riuscendo ad accettare l’età che avanza:
Anche un altro regista molto noto, Peter Greenaway, con cui l’attrice ha girato Lo zoo di Venere (ispirato al pittore olandese Jan Vermeer) non diceva assolutamente nulla agli attori.
Andrea Ferreol: Una volta scelti gli attori non sapeva dire una parola per spiegare il personaggio. Lui era molto attento alle luci. Facevamo un film su Vermeer e aveva posizionato tutto, quadri, libri, acconciature secondo questo artista. Passavamo ore ad aspettare. Pronta alle 8 alle volte giravo alle 3 del pomeriggio perché tutto doveva essere perfetto, dalle lenzuola alle tende alla camicia da notte.
Quando chiedevi consigli non ti rispondeva ma certi giorni felice rideva come un bambino e applaudiva! Fare un film così da protagonista è molto difficile perché devi cercare tutto dentro di te senza l’aiuto di nessuno. Per questo preferisco i registi che aiutano gli attori.
Termina qui la seconda parte della masterclass dedicata ad Andrea Ferreol. Continua a leggere la terza ed ultima parte.
Andrea Ferreol su Facebook
Guarda sulla pagina Facebook di Cinemio la carrellata di video del giorno 3 del BIF&ST 2018 di cui è stato protagonista il regista.
BIF&ST 2018 – le foto dei protagonisti
In questa galleria una carrellata di foto dei protagonisti del festival
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