Speciale BIF&ST 2017 – Barbara Ronchi: lavorare con Marco Bellocchio

Premio Alida Valli come miglior attrice al BIF&ST 2017, l’attrice Barbara Ronchi parla della sua esperienza con Marco Bellocchio nel film Fai bei sogni ispirato all’omonimo libro di Massimo Gramellini

Barbara Ronchi al BIF&ST 2017

Barbara Ronchi al BIF&ST 2017

Barbara Ronchi: mamma triste per Marco Bellocchio

La giovane Barbara Ronchi è stata scelta per il ruolo della madre nel film Fai bei sogni di Marco Bellocchio ispirato al libro autobiografico di Massimo Gramellini. In questo video l’attrice parla di come si è preparata per il ruolo e di come si è interfacciata con il suo interlocutore principale, un bambino che interpreta suo figlio:

L’ambientazione del film: gli anni ’60

Giovanissima, Barbara Ronchi ha dovuto immergersi in un periodo, quello degli anni ’60, che non ha vissuto. In questo video racconta quali indicazioni ha avuto da Marco Bellocchio e come, grazie anche ad un lavoro di costumi, sia riuscita ad entrare nello spirito del tempo:

L’incontro con Massimo Gramellini

Marco Bellocchio si è ispirato per il suo film al soggetto del libro di Massimo Gramellini il quale si è presentato sul set il primo giorno di riprese. In quell’occasione l’attrice ha avuto modo di parlarci e di ricevere dallo scrittore aneddoti privati che l’hanno aiutata a capire lo spirito del personaggio. In questo video l’attrice parla dell’incontro e dell’effetto mediatico ottenuto dopo l’uscita del film:

La scelta di fare l’attrice

In questo lavoro vale più il talento naturale, l’istinto, l’esperienza? Cosa sente di più un attore in questo lavoro? In questo video l’attrice parla di come, nonostante la laurea in archeologia, abbia deciso di provare la carriera dell’attrice

I punti di riferimento

In questo percorso di crescita, quali sono state le persone che hanno contato di più?

Barbara Ronchi: In accademia, perché il mio percorso è cominciato lì, una figura fondamentale è stata Anna Marchesini perché era di una disciplina, di una serietà, nel comico e nel tragico. Lei in realtà aveva un animo profondamente tragico ma non nel senso di drammatico ma di alto! E lei ci diceva sempre ‘qualsiasi cosa voi farete, fatela con serietà, non esiste fare cose improvvisate, in qualsiasi cosa metteteci tutto voi stessi, poi magari non riuscirete nella vita, magari poi la vita non andrà come vorrete ma voi non potrete dirvi niente‘.

E questa grandissima disciplina me l’ha data Anna Marchesini. E poi andando avanti c’è stato Carlo Cecchi che mi ha presa per il saggio di fine anno e poi mi ha scelto per fare altri spettacoli: sono 10 anni che collaboro con lui e lui altro che disciplina! Carlo è un personaggio incredibile, è divertentissimo. E infine Valerio Binasco. Sono loro tre.

Che tipo di spettatrice sei? Qual è il tuo rapporto con il cinema?

Barbara Ronchi: Io sono sempre andata tanto al cinema e a teatro e ci vado ancora. A me sembrava tutto meraviglioso, mi sembravano tutti bravissimi avevo una grande riverenza nei confronti del cinema. Mi stupiva quando sapeva raccontare per immagini delle storie enormi rappresentate in una scena. Questo potere della sintesi del cinema mi ha sempre affascinato.

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BIF&ST 2017 – le foto dei protagonisti

In queste gallerie una carrellata di foto dei protagonisti del festival

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