Final Destination Bloodlines – Il ritorno della saga horror dopo 14 anni

Final Destination Bloodlines è un film horror del 2025 diretto da Zach Lipovsky e Adam Stein con protagonista Kaitlyn Santa Juana. La pellicola uscirà solo in sala a partire dal 15 maggio distribuito da Warner Bros.

di Michele Scarperia

Il lungometraggio rappresenta il sesto capitolo della saga “Final Destination” iniziata nel lontano 2000 e pre-sequel diretto della pellicola del 2011 “Final Destination 5”.

Final Destination Bloodlines

Final Destination Bloodlines

Stefanie è un’adolescente che vive con il fratello e il padre senza la madre sparita anni prima, la sua quotidianità viene sconvolta quando comincia a fare un sogno ricorrente in cui assiste ad un disastro avvenuto negli anni 60′ in cui viene coinvolta e perde la vita la nonna mai conosciuta.

La giovane si troverà ad indagare su questo sogno cercando di scoprire la verità sulla nonna e il suo coinvolgimento.

Il trailer del film

Un pre-sequel che tocca i picchi dei primi film

Dopo il disastro degli ultimi due capitoli, prodotti per meri fini commerciali, che esasperavano le dinamiche che fecero la fortuna della saga risultando stucchevoli e ripetitivi, torna al cinema dopo 14 anni “Final Destination” e sta volta finalmente cambiando un minimo le carte in tavola.

Al contrario dei film precedenti nei quali cambiavano solo i protagonisti e l’ambientazione ma lo sviluppo rimaneva il medesimo, qui si sceglie di effettuare un significativo cambiamento ossia rendere la protagonista consapevole sin dall’inizio di tutto ciò che deve accadere fornendogli le informazioni cruciali e i mezzi adeguati da una diretta sopravvissuta per contrastare la morte.

Questo cambiamento riesce finalmente a dare una ventata d’aria fresca alla saga, non più ci si reca in sala solamente per vedere le morti fantasiose come accadeva negli ultimi film, ma anche per scoprire come si svilupperà la trama della pellicola.

La protagonista per quanto, come sempre nella saga, poco caratterizzata funziona. Riesce alla grande a districarsi nel piano machiavellico della morte facendo restare lo spettatore incollato allo schermo per l’intera durata, concedendosi sul finale anche una scena carica di emotività. I comprimari sono macchiette, carne da macello per le prima citate morte fantasiose, che non sono più il principale fulcro ma comunque sono presenti e sempre spettacolari e messe in scena alla grande. Nota di merito agli effetti visivi, scricchiolanti nella sequenza iniziale ma ben realizzati per tutto il resto della pellicola.

Final Destination Bloodlines

Final Destination Bloodlines perché vederlo

Tramite l’espediente narrativo principale il film riflette ed ironizza sui cliché della saga dando nuova linfa a ciò che era divenuto fin troppo prevedibile, seppur ci regala il classico finale sopra le righe che rappresenta ormai il marchio di fabbrica Final Destination.

Visto il tono della pellicola nulla risulta forzato, la sospensione dell’incredulità è costante e si mantiene fino alla fine facendo godere appieno lo spettatore di tutto l’impianto narrativo e scenico del lungometraggio.

Doveroso menzionare il come l’opera si incastri perfettamente nella macro narrazione della saga fungendo sia da prequel che da sequel in modo efficace. Apprezzato il cameo ricorrente del personaggio interpretato da Tony Todd, spesso al centro di affascinanti teorie da parte dei più appassionati fan.

Final Destination Bloodline riesce a riportare la saga agli antichi fasti, lo spettatore torna finalmente a provare quella giocosa tensione legata alle fantasiose morti dei protagonisti e ad interessarsi allo sviluppo narrativo come accadeva nei primissimi capitoli. Non so se ne vorrei ancora, ma sicuramente un sequel che risulta meno stanco dei precendenti e che fa bene sperare per eventuali ulteriori nuovi seguiti.

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