Memory, un film di Martin Campbell. Con Liam Neeson, Guy Pearce, Monica Bellucci. Al cinema dal 15 settembre 2022.
Il film dura circa 1.54 minuti (sono due ore).
Memory, un film sull’importanza di ricordarsi le cose
Quando non sai, come uscire dai guai
Chiama al volo un killer professionista.
Eccolo qua, nella nostra città
Mamma che velocità.
BANG BANG BANG
Alex Lewis (Liam Neeson) è appunto un killer professionista. Uno di quelli che contatti, paghi, indichi chi vuoi uccidere ed è fatta. Pensa a tutto lui.
E mentre Alex svolge la sua professione, ma in cuor suo vuole ritirarsi, per sopraggiunti motivi di salute, Vincent Serra (Guy Pearce) agente dell’FBI, sta indagando su un caso.
Vite che sono destinate a non incrociarsi, almeno fino a quando il prossimo obbiettivo di Alex altri non è che Beatriz, una ragazzina che Vincent ha appena salvato da un traffico di prostituzione minorile. Perché Beatriz è cosi importante, al punto che qualcuno vuole eliminarla a tutti i costi?
Cosa si nasconde in questo caso che ad oggi passo si complica sempre più? E in tutto questo, il ruolo di Alex quale sarà, e quanto sarà attendibile? Memory, un intricato caso, complicato ancor di più dall’avanzare dell’Alzheimer di un killer disposto a tutto pur di far valere le sue regole.
Il trailer del film, non dimenticatelo
Un film di Liam Neeson, con Liam Neeson
Se siete appassionati dei film con Liam Neeson sarete felici.
Un altro suo classico film. Lo sapevo io, che sono andata a vederlo, lo sapeva lui che ci ha recitato e lo sapete voi che andrete a vederlo.
Ma che cos’è un classico film di Liam Neeson? Molto semplice. Un film in cui lui è il duro e puro che tutti ammazza senza pietà. Un palazzo presidiato da poliziotti da cima a fondo, e lui solo contro tutti. Vince lui. Poi ci sono ovviamente piccoli cambi nella trama, per esempio, innovazione di questo film, lui è uno spietato serial killer a pagamento con problemi di Alzheimer. Che poteva essere un’idea originale e carina, se fosse stato scritto sotto forma di commedia, o di thriller esistenziale. Ma in Memory è solo un pretesto non approfondito che fa comodo per mandare avanti il film.
Ci hanno provato a metterci qualcosa di diverso, ma rimane sempre un classico film di Liam Neeson.
E per me nemmeno uno dei migliori, se devo essere onesta.
Un finale che non mi spiego.
Più ci penso più mi vengono in mente due possibili scenari. Nel primo, per sbaglio, Liam, nella foga del ruolo, ha stordito violentemente lo sceneggiatore. Nel secondo, in onore del titolo del film, lo sceneggiatore si è scordato cosa stesse facendo. Un film che parte anche bene, ma si schianta inesorabilmente sul finale, che a me è arrivato come scritto in tutta fretta, giusto per finire il film. Appena nel film dicono che Alex/Liam soffre di Alzheimer, ho temuto uno di quei classici momenti “non ricordo più la cosa più importante” che puntualmente arriva.
Liam ti meritavi di più.