Innocence _ A difesa delle proprie origini – 19 Florence Korea Film Fest

Innocence è un film sudcoreano di genere thriller/legale del 2020 diretto da Park Sang Hyun
e con protagonisti Shin Hye Sun e Bae Jong Ok. Il film è stato proiettato in anteprima al 19
Florence Korea Film Fest.

Innocence
Locandina del film Innocence

Innocence

Ahn Jung In è un’avvocatessa di successo che dopo aver appreso in TV dell’arresto della
madre, accusata di aver avvelenato e ucciso diverse persone ad un funerale, decide di
tornare nella sua città natale per difenderla…

https://www.youtube.com/watch?v=bGhFXMxElHc&ab_channel=EonTalkEonTalk

Forse meno Thriller e più Il Segreto

Innocence è un buon film, ma non perfetto. I protagonisti ti coinvolgono nella storia, ma i
coreani in questo sono bravissimi, ti fanno vivere le emozioni sulla pelle come nessuno. Ad
esempio, la protagonista vi sembrerà davvero un avvocato e suo fratello vi sembrerà
davvero autistico.

La fotografia, quasi malinconica come lo stato d’animo di Ahn Jung In, che
trasmette tutta la sua frustrazione mista a disperazione per un passato turbolento. Non ha
avuto una vita facile, per diventare avvocato è dovuta scappare di casa abbandonando la
madre ed il fratello disabile.

Ma quando il sangue chiama, l’astio che provavi passa in
secondo piano e cerchi di fare il possibile per dare una mano. Tutto ciò funziona
perfettamente, la storia ha un buon ritmo e ti appassiona grazie ai soliti cliché/intrighi tipici
presenti in storie del genere, in cui i ricchi, quelli col potere, fanno ciò che vogliono dei poveri
mettendosi in tasca anche la legge.

Purtroppo però ciò non basta perché vi sono alcuni
difetti, forse dovuti alla sceneggiatura non so, che rischiano di banalizzare tutto il resto.
Tanto per cominciare, nei titoli iniziali del film c’è uno spoiler grosso quanto una casa e
quando a più di metà film te ne rendi conto, ci rimani parecchio male.

Ci sono continui colpi
di scena, alcuni a mio avviso forzati, messi lì solo per aumentare la suspense, l’ansia. Ma il
troppo stroppia ed un thriller rischia di trasformarsi in una puntata de “Il segreto” con figli
illegittimi e compagnia bella.

Poi c’è una cosa, che magari per altri non sarà un difetto e
forse nemmeno per me, ma che mi ha fatto ridere parecchio. E vi ricordo che è un thriller…
Ci sono dei punti in cui il film spiega determinati eventi attraverso l’utilizzo di flashback.
Tenetevi forte…

Nei flashback, in bianco e nero ovviamente, per far apparire gli attori più
giovani“, praticamente gli hanno messo delle parrucche per farli apparire coi capelli più
lunghi. Ma non sembrano più giovani, bensì sembrano più dei fans di Gunther che stanno
andando a un suo concerto.

Non so, forse sono io che mi immagino le cose… Comunque
sia, Innocence resta un bel film, pieno di difetti sì ma fatto col cuore e alcune
scene fanno scendere qualche lacrimuccia. Un breve sguardo su una comunità corrotta e
con tanti segreti…

Innocence
Una scena del film
19 Florence Korea Film Fest

Continua a leggere le mie recensioni della 19ma edizione del Korea Film Fest.

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