Belli e invisibili: 9-1-1, qual è l’emergenza?

9-1-1 è una serie Statunitense creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear. Arrivata già alla quarta stagione non mostra segni di stanchezza ma al contrario, continua a registrare ascolti da capogiro in tutto il mondo. E in Italia?

A casa nostra la messa in onda è avvenuta prima su Fox Life (in seguito spostato su Fox) poi in chiaro su Rai 2, l’accoglienza è stata buona ma diciamo che non ha spopolato.

9-1-1
Locandina ufficiale della prima stagione

9-1-1

La trama è tanto semplice quanto efficace. Il telefilm infatti si concentra sul lavoro difficile e delicato che svolgono poliziotti, operatori del 9-1-1 (il numero delle emergenze negli USA), paramedici e vigili del fuoco di Los Angeles.

La serie ruota intorno a Athena Grant (Angela Bassett), sergente di Polizia tosta ed impeccabile sul suo lavoro ma fragile e priva di certezze nel privato. Abby Clark (Connie Britton), centralinista del 9-1-1 che cerca di aiutare chi ha bisogno dall’altra parte della cornetta ma è a casa che deve combattere la sua battaglia più difficile: convivere con la mamma affetta da Alzheimer.

Bobby Nash (Peter Krause), capitano della caserma 118, un uomo tormentato dal suo passato, all’apparenza freddo e distaccato dal resto del gruppo. Hen e Chimney (Aisha Hinds e Kenneth Choi), prima di tutto grandi amici poi colleghi nella stessa squadra, entrambi vigili del fuoco-paramedici. A completare il team troviamo il giovane ed impulsivo Buck (Oliver Stark) che ama profondamente la sua professione, ex militare ha lasciato l’esercito per diventare pompiere.

Sono proprio gli ultimi quattro che ci mostrano salvataggi spettacolari e si rendono protagonisti di storie ad alta tensione.

Da sinistra Bobby, Buck, Hen e Athena
Da sinistra Bobby, Buck, Hen e Athena

Promo ufficiale di 9-1-1

Promo ufficiale mandato in onda da Rai 2

L’idea di base di 9-1-1 possiamo dire che non è originalissima ma la serie in sé è fatta bene e non si risparmia in niente, in tutti i sensi.

La prima cosa che viene in mente guardando gli episodi iniziali è sicuramente il fatto che i creatori abbiano voluto omaggiare gli uomini e le donne del primo soccorso: non tutti gli eroi hanno il mantello e i superpoteri! Collegandomi a questo, analizzando il lato umano, possiamo anche percepire il disagio dei protagonisti che una volta varcata la soglia dell’ospedale, non sanno se effettivamente le persone che hanno salvato riusciranno a sopravvivere o se il loro lavoro è stato “inutile”. Tutto questo ovviamente ha ripercussioni non da poco sul personale di ognuno e infatti, con il passare del tempo, la caserma diventa quasi una famiglia, dove si viene capiti e aiutati.

Naturalmente come qualsiasi telefilm Americano che si rispetti, i momenti più adrenalinici sono intervallati con alcuni più divertenti e spensierati. Per questo motivo la visione è adatta a tutti anche se in alcune scene la presenza di un adulto è consigliata.

A differenza di quello che spesso accade, e mi è già capitato di dirlo in altre recensioni, andando avanti con le stagioni non troviamo un peggioramento del prodotto anche se (per ora) la prima serie è un gradino sopra le altre.

Oliver Stark e Connie Britton dietro le quinte
Oliver Stark e Connie Britton dietro le quinte

Lo sapevate?

  • Molte delle emergenze che vengono mostrate nella serie sono in realtà ispirate a fatti realmente accaduti.
  • Oliver Stark anche se sembra il classico ragazzo Americano, in realtà è Britannico ma riesce a mascherare benissimo il suo accento nella serie.
  • La serie ha avuto uno spin-off, 9-1-1 Lone Star, e la produttrice esecutiva è proprio Angela Bassett.
  • Oliver Stark sul viso non ha nessuna cicatrice o trucco particolare, sull’occhio sinistro ha una voglia dalla nascita che rende ancora più credibile il suo personaggio.
  • Il numero di badge di Athena Grant è 1275, un riferimento alla I-275, l’autostrada che attraversa la città natale di Angela Bassett a St. Petersburg, in Florida.
  • Ryan Murphy ha tratto ispirazione per la serie da un terribile episodio capitato al figlio Ford che nel cuore della notte aveva smesso di respirare. Dopo aver chiamato il 911, i soccorsi si sono presentati all’istante e con incredibile calma lo hanno rianimato.

Buona visione!

One Response

  1. Rosella

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