Book club – tutto può succedere esce in Italia il 4 aprile e sfodera un poker di primedonne incredibili come interpreti principali: una Jane Fonda sempre in forma smagliante, una solare Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen, delle quattro forse la meno nota come nome, ma altrettanto in gamba.
Si aggiungono a loro altri calibri da novanta come Andy Garcia, Don Johnson, Richard Dreyfuss, Craig T. Nelson e Alicia Silverstone. Alla regia, invece, un esordiente, Bill Holderman, che scrive anche la sceneggiatura in collaborazione con Erin Simms – con cui aveva già lavorato per A spasso nel bosco di Robert Redford.
Book club – tutto può succedere
Quattro amiche ormai over-sessanta si riuniscono mensilmente da quasi trent’anni per il loro book club. Vivian (Jane Fonda), la più disinibita del gruppo, che dirige hotel e che è fieramente single, pur non disdegnando avventure qua e là, propone a sorpresa come libro del mese 50 Sfumature di Grigio. Inizialmente scioccate, le altre tre si lasciano tentare dal suggerimento inusuale e accettano di leggerlo e commentarlo il mese successivo.
Stimolate dalla lettura insolita, le quattro donne iniziano a porsi delle domande e a rimettere in questione il loro ormai consolidato (e fin troppo immobile) trantran quotidiano.
Diane (Diane Keaton), rimasta di recente vedova, comincia a opporre una certa resistenza al progetto delle figlie di farla trasferire in Arizona, a fianco a loro, sia perché non vuole abbandonare le sue amiche sia perché ha conosciuto un uomo (Andy Garcia) e vorrebbe vedere come potrebbero andare le cose tra loro.
Sharon (Candice Bergen), giudice federale, divorziata da 15 anni dal padre del suo unico figlio e da allora ostinatamente single, decide di aprirsi un account su un sito di appuntamenti on line e inizia ad esplorare questa nuova modalità di incontri.
Carol (Mary Steenburgen), l’unica ancora – all’apparenza – felicemente sposata, comincia ad ammettere le proprie insoddisfazioni nel rapporto col marito (Craig T. Nelson), e a tentare di ovviarle.
Infine Vivian rincontra un suo grande amore giovanile (Don Johnson), che le aveva chiesto di sposarlo 40 anni prima e che lei aveva rifiutato, inducendolo a partire. E questo incontro fortuito scombussola anche la sua routine collaudata.
L’amore non ha età, e le chiacchiere delle donne al riguardo pure
Classica commedia leggera e romantica che gira attorno le altrettanto classiche confidenze femminili sull’altro sesso, Book club – tutto può succedere è un film divertente, ma senza grandi pretese.
Chi dovesse cercare una sceneggiatura all’altezza della bravura delle attrici principali, rimarrà sicuramente deluso. Non ci sono particolari approfondimenti psicologici, le battute fanno ridere, ma non si distinguono per originalità o novità dall’infinito elenco delle romantic-comedy statunitensi e l’unica cosa che davvero cambia è che, in questo caso, l’età dei protagonisti è più elevata.
Va dimenticata anche ogni parvenza di verosimiglianza: le quattro amiche sono tutte e quattro benestanti, piacenti e di successo, vivono in case (o, vabbè, suite d’albergo) immense e senza un briciolo di polvere, trovano il tempo di portare avanti le loro carriere iper-impegnative, i loro vari hobbies e i loro turbamenti emotivi senza mai aver un capello fuori posto. Gli uomini che interagiscono con loro sono altrettanto affascinanti, ricchi e appagati dal punto di vista lavorativo (con forse l’unica eccezione del marito di Carol, appena entrato in pensione); hanno giusto quel filo di pancetta e quel capello brizzolato che ci ricorda che no, non siamo in un episodio di Beverly Hills o similari telefilm adolescenziali.
Il taglio quasi patinato e lo spirito è davvero quello di una versione riaggiornata e corretta di Sex and the City, ad uso e consumo della nuova categoria di recente coniata nei magazine USA (e non solo), le perennials, donne dai 45 in su che rifiutano di essere limitate e/o condizionate da pregiudizi legati all’età anagrafica ma che reclamano il loro diritto a vivere secondo la loro attitudine mentale e il loro sempreverde entusiasmo.
Con la serie portata al successo da Sarah Jessica Parker, Book club – tutto può succedere ha in comune anche la distribuzione dei ruoli, dove Vivien/Jane Fonda è la disinibita ma sensibile Samantha, Susan/Candice Bergen la donna in carriera, Miranda, e Carol/Mary Steenburgen quella in apparenza più classica e conservatrice (ma sotto sotto, strapazzata da anomala passione, come direbbe la Wertmüller), simile a Charlotte. Quanto a Diane, beh, sì, è Carrie, ma è anche tanto e sempre Diane Keaton, con le sue nevrosi e la sua inconfondibile andatura dinoccolata.
Il bestseller di E. L. James resta alquanto nello sfondo, citato giusto come esempio della pruderie di facciata e, a questo proposito, suscita a volte qualche risolino – in particolare quando la Keaton, colta più volte in fallo (la scelta del termine è puramente casuale, N. d. A.), continua a sostenere di essere intenta a leggere Moby Dick e non 50 Sfumature, perché ad ammetterlo se ne vergogna. Anche Book club – tutto può succedere è un film più che leggero, ma che può piacere, e potrete ammetterlo senza dovervene vergognare.
Bilancio finale di Book club – tutto può succedere
Nonostante tutti i suoi limiti, qui ampiamente elencati, Book club – tutto può succedere rimane la classica commedia romantica spensierata e piacevole, che farà ridere probabilmente in particolare il target cui si riferisce – allargandosi, dagli anta in su.
Vorrei sapere il nome del sito incontri utilizzato nel film Book Club
Qual è il sito di incontri? Voglio scopà☺️
SENZA UOVO DI PASQUA QUESTO FILMMMMM
Questo film mi ha riacceso le passioni, ho capito che anche da vecchia posso rimettermi in campo e trombar*
Ciao Camilla! IL nome del sito di incontri è BUMBLE 😉
Ciao Chiara! Chi si aspettava che il dato di maggiore interesse del film fosse il nome del sito di incontri? ^_^ Era BUMBLE! In bocca al lupo! 😉
@Camilla Intendi senza sorprese? Comunque, già che siamo in tema, BUONA PASQUA! AL cinema e non!
Ciao Totta! Che bello, un film che aiuta a riaccendere le passioni è un film importante! Ti citerò una frase di Gabriel Garcia MArquez che per puro caso ho appena letto e ti risponde alla perfezione: “Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!”. Quindi Totta, NON SEI VECCHIA, lo diventi solo se lasci le tue passioni spegnersi. NON FARLO! 😉