Terza coppia di film recensiti dai ragazzi della Giuria Giovani al Sudestival: Gatta Cenerentola dei registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone e Lovers di Matteo Vicino.
Gatta Cenerentola: la meraviglia dell’animazione
Prodotto dalla Mad Entertainment, Gatta Cenerentola è arrivato nelle sale italiane alla fine del 2017. Basato sull’omonima fiaba di Giambattista Basile, il film si apre con la tragica storia di Mia Basile e di suo padre Vittorio, imprenditore napoletano innamorato della sua città. La vita di Mia cambia irreparabilmente quando suo padre viene ucciso per guadagno dal criminale Salvatore Lo Giusto. Dopo la morte di Vittorio Basile la custodia di Mia passa alla sua matrigna Angelica, amante dell’assassino di suo padre. Il futuro di Napoli e dei suoi cittadini è in pericolo.
La storia si svolge fuori dal tempo, a metà tra l’età moderna e gli anni migliori del dopoguerra. L’animazione utilizzata dallo studio si presta in maniera eccelsa all’ambientazione steampunk grazie al suo realismo segnato dalle linee di contorno marcate. Tecnologia e tradizione si sposano per raccontare una Napoli in cerca di qualcuno che la possa redimere. Napoli è appunto uno dei personaggi principali del film, la trama e personaggi dipendono da lei e dalla sua cultura, nel migliore e nel peggiore dei casi.
Il team di Mad Entertainment è riuscito in maniera eccelsa a realizzare Gatta Cenerentola e il loro lavoro è stato apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, ne sono prova le numerose candidature per i David di Donatello e altri importanti riconoscimenti cinematografici. Gatta Cenerentola è notevole sotto tutti i punti di vista, è infatti il primo film d’animazione candidato come miglior film dell’anno ai David di Donatello e il suo trionfo sarebbe meritato e un grande passo avanti per il riconoscimento del duro lavoro degli animatori in tutta la penisola.
Patrizia Polignano, LICEO LINGUISTICO MAJORANA LATERZA, Putignano, IVCL
Lovers
Raccontando simmetricamente quattro differenti storie, Lovers, per la regia di Matteo Vicino, è un film molto particolare. Ciascuna delle vicende ha un colore che la caratterizza ma le vere sfumature di significato sono rese dalle interpretazioni dei quattro protagonisti, che in maniera molto efficace riescono a calarsi in personaggi ogni volta differenti.
Il sospetto, l’amore, il tradimento e l’omicidio sono costanti in ciascuno degli episodi, che hanno però un tema di fondo: il valore della conoscenza. Grazie a un sottile umorismo e all’alternarsi di una serie di situazioni tragicomiche l’atmosfera del film risulta molto accattivante e ricca di spunti di riflessione. Forse, però, proprio questa sovrabbondanza e la complessità del plot fanno allontanare un po’ da quello che a detta del regista dovrebbe essere il tema principale del film: il valore del sapere.
Efficaci le colonne sonore, unicamente riprese dal genere classico, e molto interessante l’ambientazione, sia per la scelta della città di Bologna, ricca di cultura e tradizione, sia per la cura e l’attenzione alla sceneggiatura, attestando il fatto che i film non sono fatti semplicemente di attori e copione.
Nel complesso un prodotto inusuale, molto curato e piacevole.
Alessandra Di Leo VACL LICEO CLASSICO GALILEO GALILEI