Dopo il delizioso Saving Mr.Banks, John Lee Hancock porta in sala la storia della nascita e ascesa dell’azienda McDonald’s e l’uomo che rese questo possibile con un Michael Keaton in splendida forma: arriva nelle sale italiane The Founder. Dal 12 Gennaio al cinema.
The Founder
The Founder
1954. The Founder racconta la storia di un uomo ambizioso e tenace, Ray Kroc (Michael Keaton; Birdman, Il caso Spotlight), venditore di frullatori americano che conosce quasi per caso un chiosco di hamburger con un singolare sistema di vendita e che riporta nell’insegna il nome di McDonald’s.
Trailer del film:
IL SEGRETO DELL’AMBIZIONE
La tenacia è alla base delle ricette all’interno dei film di John Lee Hancock, il sessantenne regista statunitense che ha portato persino Sandra Bullock all’Oscar. Era la forza del personaggio di Big Mike in The Blinde Side (2009), come in quello di Sir Walt Disney in Saving Mr. Banks (2013). Anche qui siamo di fronte ad un personaggio che vede in quella “M” dagli archi dorati la possibilità di riscatto da una moglie demotivata da quel rapporto stanco e da un marito assente (Laura Dern), oltre che da una società che attende solo che lui ammetta il fallimento.
Rivoltosi ai fratelli McDonald’s, sin da subito nota in loro una mancanza di creatività, di vedere lontano dalla mera attività di famiglia che stanno conducendo e da lì inizierà una battaglia contro i suoi limiti, i suoi concorrenti, le banche e la società fino all’azienda multimilionaria che conosciamo oggi. Non senza errori e senza sconfitte.
RITRATTO
Il ritratto di Ray Kroc che il regista fa in The Founder è molto sobria e lucida, mostra il suo carattere, il suo essere arrivista e, senza troppi giri di parole e allontanandosi dall’enfasi del precedente film a favore di una maggiore dose di cinismo, colpisce nel segno raccontando un biopic che non si perde (e questo potrebbe essere anche un contro) in presentazioni storiche o in una morale, lucido sino alla fine e accentrato tanto sul personaggio di Kroc quanto su un Michale Keaton in splendida forma che qui, come negli ultimi anni, ha raggiunto ormai un livello attoriale estremamente maturo e consapevole.