non essere cattivo

Speciale Sudestival 2016: Non essere cattivo di Claudio Caligari

Ultimo film in concorso al Sudestival 2016, Non essere cattivo, testamento cinematografico del regista Claudio Caligari. A parlarne l’attrice Roberta Mattei, una delle protagoniste del film, presente alla proiezione.

non essere cattivo

Non essere cattivo di Claudio Caligari

Non essere cattivo

1995, Ostia. Vittorio e Cesare, non solo amici ma fratelli da una vita, sono i protagonisti di quella che è l’ultima opera di Claudio Caligari. Il film parla di una vita vissuta al limite: risse, corse in auto, truffe e droghe. Man mano che si andrà avanti nella trama, sempre molto scorrevole e precisa nel raccontare nei dettagli quanto la vita possa essere squilibrata, emergeranno le personalità dei due protagonisti. Vittorio cercherà una sorta di redenzione, abbandonando il mondo delle droghe e iniziando una carriera lavorativa, trovando la forza di andare avanti in Linda, l’unica persona che sembra poter mettergli la testa a posto.

Cesare, il più testa calda dei due, non abbandonerà mai la vita di strada nonostante i tentavi di aiuto da parte di Vittorio e l’inizio di una nuova storia con Viviana, anche lei sbandata ma con una gran voglia di ricominciare. Non essere cattivo riesce a toccare le corde emotive dello spettatore, fa quasi tenerezza il legame di vera amicizia che c’è tra Vittorio e Cesare, fa paura quando sbatte in faccia a chi guarda la dura realtà della vita, l’amarezza di chi vive senza freni e si dimentica dei valori umani per un grammo di cocaina.
Paradossale come il titolo della pellicola ritorni in tutta la vicenda, soprattutto quando l’amore per la sua famiglia comincia a mettere in crisi il suo sistema di valori, l’amore per la madre costretta a crescere da sola sua nipote orfana che, semplicemente con il suo sguardo, ricorda a Cesare di non essere cattivo.

NICOLÒ TODISCO, VC LICEO SCIENTIFICO “GALILEO GALILEI”

roberta mattei Non essere cattivo

Roberta Mattei parla al Sudestival 2016 di Non essere cattivo

Intervista all’attrice Roberta Mattei

Ciao Roberta, benvenuta su cinemio. Innanzitutto parlaci del tuo personaggio: chi è Linda e come hai lavorato sulla sua psicologia?

La costruzione di un personaggio parte sempre dalla lettura del testo. E quando ti capitano sceneggiature scritte bene la linea del personaggio è più facile da trovare. Lavorare sulla sceneggiatura di Non essere cattivo mi ha permesso di capire prima di tutto l’ambiente. Un ambiente che sia io che gli altri conoscevamo. L’ambiente ti consente di osservare gli atteggiamenti fisici e comportamentali. Per il mio personaggio mi sono ispirata a delle figure che conosco. Con Linda ho lavorato sulla determinazione la paura, la fragilità. Ma il lavoro a cui teneva di più Caligari era l’autenticità.

Non essere cattivo è il testamento del regista Claudio Caligari, scomparso prima di vedere il suo film nelle sale. Puoi raccontarci di lui?

Non posso raccontare molto perché ho vissuto poco Caligari. Posso dire che la sua persona è stata un dono. Osservarlo…uno degli spettacoli umani e artistici più emozionanti, la più grande lezione di autorevolezza, fedeltà a se stessi e a ciò in cui si crede. E poi…l’amore per il cinema. La sua umanità e l’attenzione a certe tematiche mi hanno ricordato quale può essere il ruolo di un artista nella società.

Non essere cattivo Roberta Mattei

Roberta Mattei al Sudestival 2016

Come ti ha scelta per il personaggio del suo film?

Un provino. Un provino per Viviana non per Linda. Valerio Mastandrea e Davide Zurolo mi hanno portata a quel provino. Passato un mese e mezzo venni a sapere che mi aveva scelto subito…ma per Linda.

Ci sono degli aneddoti che ti va di raccontarci?

L’unica volta che gli chiesi spiegazioni su una scena… mi guardò e mi fece rileggere la scena. Niente di più. Mi fece capire che se ci aveva scelto era perché si fidava del nostro modo di sentire. Di noi.

Com’era l’aria sul set? Ti va di raccontarci qualcosa degli altri protagonisti, Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Silvia D’Amico?

Il set è stato un set che non so se avrò mai più l’onore di rivivere. Sotto il silenzio dettato dal rispetto per il maestro, la concentrazione e il freddo di Ostia ventilata c’era forte collaborazione, voglia di armonia, abbracci e pacche sulle spalle, momenti di commozione a cui non davi una risposta. Valerio è stato un collante forte per tutti. Il set era formato da persone che VOLEVANO essere lì a tutti i costi. Alessandro Luca e Silvia, i compagni di viaggio che dovrebbero incontrare tutti. Umili, di cuore, talentuosi e generosi.

roberta mattei Non essere cattivo

Roberta Mattei parla al Sudestival 2016 di Non essere cattivo

Non essere cattivo è l’ultimo film in concorso al Sudestival? Tu che ne sei stata ospite che impressione hai avuto del pubblico del festival?

Una grande partecipazione . Ho ritrovato una comunità unita e con volontà di migliorare e di tenersi stretta tutta la bellezza del luogo. Il professore Suma mi ha ricordato “diario di classe” di G. MOscA. E credo che LA sua energia dovrebbe essere messa a disposizione di tutta la comunità.. credo fossero interessati al film e mi piacerebbe leggere qualcosa di loro sul festival. Mi sono sembrati preparati e critici. Una comunità che collabora e i ragazzi del festival… “stanno avanti” hahahhah.

@foto credits Sudestival.org

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