Esce oggi al cinema l’attesissimo nuovo film di Christopher Nolan, regista della trilogia de Il cavaliere Oscuro e di Inception che torna sul grande schermo firmando il copione ancora con il fratello, producendo e dirigendo un cast di attori veterani del suo cinema e volti noti, capitanati da un Matthew McConaughey in grandissima forma: arriva in Italia Interstellar.
Interstellar: Trama
Il pianeta Terra sta morendo e negli ultimi anni avvengono drastici cambiamenti climatici a sfavore dell’intera umanità che ha deciso di non progredire più ma di chiudersi in una vita bucolica e silenziosa. Un gruppo di scienziati decidono allora di partire per lo spazio, attraverso un warmhole (o galleria gravitazionale), alla ricerca di un nuovo pianeta per dare un possibile futuro alla razza umana.
Trailer del film:
Oltre il tempo e lo spazio
Se Inception indagava le possibilità e i limiti della mente umana e quindi di conseguenza del sogno, segnando un passo avanti nella maturità stilistica e compositiva della costruzione dell’immagine della filmografia di Nolan, Interstellar compie un passo avanti. Non solo perché porta i protagonisti nello spazio, alla ricerca di nuovi mondi per salvare il futuro della razza umana ma per le tematiche che presenta e per parallelismo tra società/razza ed individuo, una costante per tutta la durata (169 min., e servono proprio tutti!) del film.
Un film certamente più intimo che si pone come obbiettivo, e restituisce in modo verosimile e maturo, il rapporto padre-figlia ma che pone anche quesiti di ampio respiro, nel pieno rispetto del genere fantascientifico nel quale si trova, quali i concetti di spazio e tempo, attorno a teorie sulla fisica e sulla relatività, la variabile del tempo, la materia e la gravità. È un film ‘dialogato’, quello di Nolan, fatto di personaggi da cui è impossibile scindere ‘i buoni e i cattivi’ perché ognuno di loro, in quanto esseri umani, farà scelte discutibili e commetterà errori e a quelli dovrà reagire e comportarsi di conseguenza, sempre in riferimento al binomio di partenza individuo/società.
La costruzione narrativa di trama e sottotrame e la tecnica del montaggio resta fedele al precedente Inception, soprattutto nell’ultimo terzo di film (parte che risulta più debole dal punto di vista narrativo), dove con un montaggio parallelo e riportando avanti, quasi come un metalinguaggio, la questione del “tempo” assistiamo agli accadimenti degli astronauti oltre il warmhole (elemento centrale nel film, possibile ‘strumento’ per la risoluzione dei problemi degli abitanti della Terra) e gli eventi che si susseguono sul nostro pianeta.
Cast di Stelle
Il cast d’eccezione, come per il precedente, vede oltre un Matthew McConaughey (Dallas Buyers Club, The wolf of Wall Street) in grande forma, Jessica Chastain (Zero Dark Thirty, La madre), Casey Affleck (Il fuoco della vendetta, Tower Heist), Michael Cane (trilogia del Cavaliere Oscuro, Inception), Anne Hataway (Il cavaliere Oscuro – Il ritorno, Les Miserables), Topher Grace (Spiderman 3, Big Wedding). Ogni personaggio è funzionale alla storia e motivato nell’arco temporale che copre, interlacciato al progredire della storia che ha un ritmo temporale parallelo, dal momento che sullo spazio il tempo è diverso rispetto a quello sulla Terra. Discutibile, almeno in parte, l’evoluzione e la risoluzione del personaggio di Casey Affleck, figlio maggiore del protagonista.
Le citazioni e gli omaggi vanno principalmente al 2001: Odissea nello spazio di Kubrick, regista amato da Nolan, quanto a Sunshine e fino ad Alien. La particolarità di Nolan sta però nel fatto di non riprendere semplicemente e copiare per omaggiare ma di riadattare secondo la sua particolare visione e inserendo nella storia anche personaggi e situazioni da ‘già visto’ senza disturbare particolarmente e reinterpretandolo in un contesto narrativo contemporaneo, fresco e sempre, costantemente visionario nella costruzione quasi geometrica dell’immagine.