Generazione 56k, gli anni ’90 raccontati attraverso i millennial!

Sbarca il 1° luglio su Netflix Generazione 56k, una nuova serie Italiana prodotta da Cattleya e realizzata in collaborazione con i The Jackal. Nostalgia, amore e amicizia sono i temi principali che ci accompagnano durante questi otto episodi e sono sicura che giunti alla fine sentirete il bisogno impellente di una seconda stagione.

Locandina di Generazione 56k
Locandina ufficiale della serie

Generazione 56k

Daniel (Angelo Spagnoletti) è un classico trentenne di oggi che dopo una serie di primi appuntamenti andati male, incontra finalmente una ragazza che sembra colpirlo davvero. La ragazza in questione si chiama Matilda (Cristina Cappelli) ed una sua vecchia compagna di scuola che però non riconosce, lei invece capisce subito chi ha davanti ma preferisce non svelargli la sua vera identità.

Facciamo a questo punto un piccolo passo indietro e torniamo nel 1998, quando i due frequentavano le scuole medie e scopriamo così come si sono conosciuti in un’epoca che, attraverso i primi pc con internet, avrebbe stravolto completamente il mondo e il modo di vivere attuale…

Gli attori protagonisti in uno scatto dal backstage
Gli attori protagonisti in uno scatto dal backstage

Il trailer ufficiale di “Generazione 56k”

Generazione 56k è formata da due storie che viaggiano parallelamente, da una parte troviamo i protagonisti nel 2020 e dall’altra sempre loro però alla fine degli anni ’90, dove l’adolescenza gli viene rivoluzionata dall’arrivo di internet.

Capita spesso di vedere film e fiction in cui per spiegare alcuni fatti si fa riferimento al passato attraverso flashback o espedienti narrativi, alcune volte però si rischia di confondere lo spettatore, annoiarlo o semplicemente appesantire la storia. Qui ho trovato invece che tutto scorre fluidamente e nessun racconto prevale sull’altro, così da garantire il 50% di presenza a testa sullo schermo.

Gli anni del “Tranquillo, siam qui noi, siamo qui nooooi”

Siete nati o cresciuti negli anni ’90? Avete nostalgia di quel rumore da “navicella spaziale” che faceva il modem 56k? Ricordate quando per chiamare gli amici suonavate al citofono di casa? Se a tutte queste domande avete risposto di si, beh allora Generazione 56k è la serie che fa per voi! Se no invece, vi consiglio ugualmente di non perderla perché avrete la possibilità di scoprire un’epoca non troppo distante dalla nostra ma completamente diversa da oggi, dove chi l’ha vissuta la rimpiange perché è durata troppo poco e farebbe qualsiasi cosa per tornarci…

Daniel e Matilda da adolescenti, nel 1998

Operazione nostalgia? Sicuramente la serie gioca molto ( e bene) con la sensibilità e con i ricordi dei 20/30enni ma vuole portare la massima attenzione su amore e amicizia, due sentimenti così veri, importanti e senza filtri soprattutto quando si è in giovane età.

Se ci pensate bene gli amici più stretti e fidati che una persona ha sono di solito quelli con cui si è cresciuti insieme o che si sono incontrati durante la scuola, quelli per intenderci con la quale si sono fatte le prime cavolate. Lo stesso discorso vale anche in amore, come diceva qualcuno infatti certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano

Video promozionale, teaser della serie

Generazione 56k è una serie che vuole celebrare l’amicizia vera, quella che nonostante tutto non si sfalderà mai. E’ un inno all’amore, in tutte le sue forme e vuole anche farci ri-assaporare la bellezza dell’attesa anche se forse con il lockdown appena passato ci siamo resi conto che per goderci a pieno la vita, la fretta dovremmo lasciarla un po’ da parte, basta ricordarselo…

Buona visione!

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