Film italiani: Workers – pronti a tutto con Francesco Pannofino e Nino Frassica

“Workers” offre 105 minuti tutto sommato piacevoli, ha i suoi momenti di originalità e brillantezza che si alternano ad altrettanti clichè, scorciatoie umoristiche, cose “già viste”.

E’ uscito l’11 di Maggio la commedia di Lorenzo Vignolo dal titolo “Workers – pronti a tutto”, che offre uno spaccato ironico dell’attualità lavorativa italiana.

Di Beatrice Campagna

Le storie incredibili e paradossali…

locandina del film Workers pronti a tutto

Attraverso i racconti di Sandro (Alessandro Bianchi) e Filippo (Michelangelo Pulci) , proprietari di un’agenzia che si occupa di trovare lavoro alle persone, scopriamo le storie incredibili e paradossali di alcuni dei loro clienti.

Davanti ai titolari dell’agenzia “Workers”, di Torino, sfila quotidianamente gente di ogni tipo alla disperata ricerca di lavoro, disoccupati pronti a tutto. I due si “scontrano” spesso con storie drammaticamente esilaranti, impossibili da non raccontare.

La prima storia è intitolata “Badante” e ha come protagonisti Alessandro Tiberi e Francesco Pannofino.

Il primo interpreta Giacomo, un ragazzo mai cresciuto e non particolarmente propositivo. Senza lavoro e sotto minaccia di sfratto, in quanto non paga l’affitto, si ritrova solo: sia la ragazza che la madre gli negano aiuto e a Giacomo non resta che piegarsi a svolgere un lavoro che non avrebbe mai minimamente considerato…il badante.

La cosa peggiore, tuttavia, non è il lavoro in sè, ma la persona presso la quale lavora. Francesco Pannofino è Mario Spada, un paraplegico davvero sopra le righe: estremamente volgare, chiassoso, autoritario e strafottente, amante dei vizi e degli eccessi.

Mario sarà per il giovane ragazzo una prova durissima da superare e coglierà ogni occasione per metterlo in serie difficoltà. Giacomo si trova così costretto ad accantonare ogni buonismo, perchè la persona che si trova ad accudire è davvero incontenibile. Riuscirà a resistere e portare a termine il lavoro?

La seconda storia è “Cuore Toro” e coinvolge Dario Bandiera e Daniela Virgilio.

L’attore siciliano interpreta Italo, innamorato da tempo di Tania, una ragazza che lavora in un negozio di vestiti in centro. Passa molto tempo aldilà della vetrina ad osservarla senza avere il coraggio di parlarle.

Un giorno finalmente riesce ad avvicinarla e ad invitarla a pranzo. Le cose non vanno per il meglio, Tania sembra annoiarsi e nel corso dell’appuntamento non presta alcuna attenzione al suo appassionato interlocutore.

Finchè, a causa di un equivoco, si convince che Italo sia un chirurgo e da quel momento cambia del tutto atteggiamento, palesando una forte attrazione per i medici.

Il problema è che Italo non è affatto un dottore: lavora in un allevamento di tori e si occupa della raccolta dello sperma degli esemplari da riproduzione. E’ un lavoraccio, che però tutto sommato non gli è mai pesato; adesso che Tania è interessata a lui tuttavia, è un segreto di cui si vergogna e che cerca di celare a tutti i costi. Quale sarà la reazione della ragazza quando scoprirà il vero mestiere di Italo?

L’ultima storia è la più incredibile ed è intitolata “Il trucco”: Nicole Grimaudo interpreta Alice, una truccatrice che si rivolge all’agenzia “Workers” perchè di lavoro, nel suo settore, non ne trova.

Sembra che neanche l’ufficio di Sandro e Filippo riesca ad aiutarla, ma infine…ci sarebbe, una possibilità: strana, agghiacciante, insolita.

Il titolare di un’agenzia di pompe funebri cerca disperatamente una truccatrice per i cadaveri e “Workers” fa il nome di Alice.

Superato con fatica lo shock iniziale, la ragazza inizia a prendere confidenza con il nuovo lavoro ma presto resterà coinvolta in qualcosa di ancora più incredibile: un giovane siciliano (Paolo Briguglia) si presenta in negozio per piangere la scomparsa della moglie Samantha; per uno strano scherzo della natura, Alice è esattamente identica alla ragazza appena venuta a mancare e si ritroverà ad impersonare Samantha al cospetto della famiglia del ragazzo. Scoprirà così con paura e stupore che il padre di lui è il super latitante mafioso Don Ciccio Tartanna (Nino Frassica)…

Pur di lavorare, quando si è incalzati dall’affitto e le spese, si è disposti a fare qualsiasi cosa. Questo concetto, alla base delle varie storie, affonda le sue radici nella realtà quotidiana; tuttavia l’eccesso e il paradosso percorrono i vari episodi e a tratti orientano il film verso una comicità inverosimile.

Il trailer del film

Un buon prodotto…

Molto buono il cast, che funziona nel suo complesso.

Peccato per l’episodio riguardante Pannofino e Tiberi, che inevitabilmente paga il fatto di essera arrivato in leggero ritardo rispetto al fortunatissimo “Quasi amici”, in quanto affronta la stessa tematica (anche se con toni “meno romanici”).

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