Il 28 Febbraio esce nelle sale cinematografiche l’attesissimo Upside down diretto da Juan Solanas con attori protagonisti Jim Sturgess (“Across the Universe”, “Cloud Atlas”, “La migliore offerta”) e Kirsten Dunst (“Jumanji”, “The Virigin suicide”, Spider man). Una storia d’amore sotto sopra che farà sciogliere anche i cuori più duri.
di Jessica Di Paolo
Upside Down
Adam (Jim Sturgess) e Eden (Kirsten Dunst) sono innamorati. Un amore sincero e passionale cominciato in tenera età, tra un melograno e l’altro. Crescono insieme, imparano a conoscersi fino a diventare inseparabili. Come due calamite che si attraggono.
La distanza li uccide, sono sereni e appagati solo quando sono insieme. All’apparenza potrebbe sembrare la classica storia d’amore con happy ending. E invece no. Per stare insieme devono sfidare una potentissima e inusuale nemica: la forza di gravità. Vi spiego meglio: Adam e Eden appartengono a due mondi diversi, “il mondo di sotto” a cui appartiene il primo, e “il mondo di sopra” a cui appartiene la seconda. I due mondi sono in conflitto, per essere più precisi, di sopra schiavizza di sotto lasciandolo vivere in condizioni di povertà estreme e sfruttando tutto quello che c’è da sfruttare. Ovviamente non possono esserci contatti tra la gente dei due mondi, ognuno deve stare al suo posto e adeguarsi a ciò che il suo mondo gli impone, pena: la morte. Il diverso non è accettato.
Tutto ciò che è al di fuori dello schema già predisposto viene emarginato. E l’amore? Cosa succede se un ragazzo del mondo di sotto si innamora di una ragazza del mondo di sopra? Ed è qui che comincia la storia di Adam ed Eden che, attraverso mille peripezie, proveranno a coronare il loro sogno d’amore. Per sapere se ci riusciranno o no, andate al cinema!
L’idea è sicuramente molto originale e si distacca dalla classica storia d’amore e dai classici ostacoli come: differente back ground familiare, problemi di soldi, alcool, famiglie separate/divorziate. L’incontro delle due anime gemelle è rappresentato al rovescio, ribaltando i punti di vista tradizionali con il fine di dimostrare che, anche se si appartiene a due mondi “gravitamente” diversi, se c’è amore, si supera tutto.
Nemmeno gli attori sembrano essere coinvolti nella storia. Kirsten Dunst è totalmente estranea al ruolo, spaesata e diafana non riesce a rappresentare a pieno la complessità caratteriale di Eden; l’amnesia di cui soffre la ragazza scompare così, all’improvviso, in circa dieci minuti. Jim Sturgess è un pochino più bravo, sempre espressivo, ma molto lontano dalle brillanti interpretazioni dei recenti film “Cloud Atlas” e “La miglior offerta”.Una morale trita e ritrita che si basa su concetti come: “tutti abbiamo bisogno e stiamo cercando l’altra metà della mela”, “i grandi al potere non possono fermare l’amore” e via dicendo. Tutto vero e estremamente romantico ma che, dal mio punto di vista, lascia una specie di vuoto e confusione nella mente dello spettatore. L’idea che, come ho detto, è tremendamente originale, poteva essere sviluppata e progettata meglio. Ci troviamo catapultati all’interno della vita di Eden e Adam e osserviamo, passivi, il corso della storia. Non c’è coinvolgimento. Semplicemente seguiamo la storia saltando da un mondo all’altro, sorridendo nei vari momenti in cui i protagonisti riescono a stare insieme e deprimendoci quando vengono forzatamente separati. Alla fine del film lo spettatore si chiede: e quindi? Il film non trasmette, c’è poco da fare, nonostante gli strabilianti effetti speciali e le location futuristiche ben progettate.
Nel complesso un bel film con una trama fuori dagli schemi. Consigliato a chi vuole passare una serata relax e a chi ama gli effetti speciali futuristici stile Inception.