Una scomoda circostanza è un film del 2025 diretto Darren Aronofsky, con protagonisti Austin Butler e Zoe Kravitz. La pellicola distribuita uscirà solo in sala dal 27 agosto distribuita da Eagle Pictures.
-Articolo di Michele Scarperia
Nel ricco cast di comprimari troviamo Matt Smith, Vincent D’Onofrio, Liev Schreiber, Regina King e il cantante Bad Bunny.
Una scomoda circostanza
Hank (Austin Butler) dopo aver fallito una promettente carriera nel baseball, fa il barista a New York insieme alla sua fidanzata Yvonne (Zoe Kravitz). La sua quotidianità verrà sconvolta quando il vicino di casa gli chiede di occuparsi del suo gatto e all’appartamento, da qui inizierà un’escaltion di criminalità difficile da gestire.
Il trailer del film
Un Aronofsky diverso
Darren Aronofsky torna al cinema dopo il divisivo The Whale del 2022. Egli è un regista che ha sempre portato sul grande schermo storie di vita drammatiche, disturbanti, complesse e segnate da un ossessione che spesso sfocia in tragedia. Bene in questa sua nuova opera Aronofsky sperimenta, mantiene le tematiche a lui care cambiando però totalmente lo stile e il tono per rappresentarle.
Il regista non aveva mai girato un film con inserti comici, anzi. Qui invece confeziona una perfetta crime-comedy con tinte pulp, funzionando decisamente di più rispetto ai suoi ultimi lungometraggi drammatici. “Una scomoda circostanza” è un’opera che analizza il senso di colpa, la responsabilità e, la tanto cara al regista, ossessione. Il tutto tramite un impianto da commedia thriller eccezionale, anche grazie al suo straordinario protagonista.
La grande interpretazione di Austin Butler
Oltre la ottima regia dinamica che non lascia mai respiro tanto allo spettatore quanto al suo protagonista, abbiamo proprio lui come grande punto di forza. Austin Butler, l’astro nascente della Hollywood contemporanea, si conferma un’attore straordinario portando in scena una rilettura del classico personaggio drammatico alla Aronofsky. Il suo Hank è un personaggio segnato da un trauma, ossessionato dal Baseball che rappresenta il suo senso di colpa. Senso di colpa che lo tormenta da sempre e durante l’opera avrà un’escaltion importante, con un finale che ribalta la tipica conclusione delle storie raccontate dal regista lasciando felicemente sorpresi.
Di fianco all’incredibile Austin Butler abbiamo un cast di comprimari che si alternano ottimamente. Partendo dalla ottima presenza scenica Zoe Kravitz che mostra una chimica con il protagonista incredibile, passando dalla gang di criminali capeggiata da Bad Bunny che regala tra le gag più divertenti dell’opera, arrivando al sempre bravo Matt Smith qui in un ruolo per lui tanto inedito quanto efficacie. Citiamo anche gli irriconoscibili Vincent d’Onofrio e Liev Schreiber in due ruoli geniali. Leggermente sottotono invece Regina King.
La storia che ci viene raccontata è il classico intreccio basato sugli equivoci con un oggetto del desiderio al centro di tutto, nulla di innovativo ma che fa della sua forza il modo in cui viene raccontata. Aronofsky dimostra di saper far ridere tramite un ironia nera brillante, alternandola ai soliti momenti di violenza grottesca, e grazie alla sua regia e tutto questo riesce a dare il plus ad una storia già vista.
Una scomoda circostanza – Conclusioni
Peccato per la risoluzione finale di questo intreccio, da non confondere con l’ottimo finale vero e proprio, troppo forzato per andare a collegarsi ad un elemento specifico, non serviva.
Ottima la fotografia che insieme alla regia esaltano alla perfezione questa New York, parte fondamentale della sceneggiatura, enorme, sporca il giusto e ricca di diverse culture. Meno buona la colonna sonora, estremamente dimenticabile.
Un Darren Aronofsky che pesca a piene mani dal cinema pulp, rielaborando le sue classiche tematiche in questa chiave. Il risultato è un’ottima opera, senza dubbio un notevole cambiamento e di conseguenza un grande passo avanti rispetto ai suoi ultimi film.
