The Crow-Il corvo è un film del 2024 diretto da Rupert Sanders con protagonista Bill Skarsgard. La pellicola distribuita da Eagle Pictures uscirà solo in sala a partire dal 28 agosto.
Questo lungometraggio rappresenta l’adattamento cinematografico del fumetto “Il corvo” di James O’Barr e il remake in chiave moderna dell’omonimo cult del 1994 di Alex Proyas con il compianto Brandon Lee.
Nel cast di fianco a Bill Skarsgard troviamo un’esordio nel mondo del cinema, la cantante britannica FKA Twings pseudonimo di Tahliah Debrett Barnett.
The Crow – Il corvo
Eric Draven (Bill Skarsgard) e la sua ragazza Shelly Webster (FKA Twings) vengono brutalmente uccisi ed Eric avendo la possibilità sovrannaturale di sacrificare in parte sé stesso decide di tornare dal mondo dei morti per cercare vendetta.
Il trailer del film
Un remake che funziona poco
Dopo l’iconica trasposizione del 1994 di Alex Proyas con protagonista Brandon Lee Il Corvo torna al cinema in una nuova forma che tenta di modernizzare la storia originali apportando pesanti modifiche per renderlo appetibile alle nuove generazioni aderendo a tutte le tendenze del momento, maggior parte delle quali deleterie. È manifesto da subito l’intento del regista Rupert Sanders, e poteva anche essere interessante attualizzare un racconto del genere, peccato che fallisca su tutta la linea.
Accennando anche il minimo e obbligatorio confronto sia con il fumetto originale che con l’opera di Proyas è evidente quanto in questa pellicola non funziona praticamente nulla, a partire dalla storia d’amore alla base del racconto che viene rovinata da un approfondimento non necessario e resa stucchevole da continue frasi banali e melense al massimo che fanno l’effetto contrario. Elementi aggiunti per acchiappare un pubblico giovane ahimè ormai abituato a questi stilemi nelle storie romantiche. La tragedia che scatena gli eventi qui avviene a film inoltrato, scena che dovrebbe essere struggente, è priva di drammaticità messa in scena in maniera completamente asettica.
Complice di ciò è anche un interprete femminile non all’altezza, la cantate FKA twing qui all’esordio sul grande schermo non regge il ruolo a lei assegnato, fornisce un’interpretazione fredda e mono espressiva rendendo ancora più difficile empatizzare con la protagonista. Attrice che scompare ancor di più se messa a fianco ad un attore straordinario come Bill Skarsgard, unica nota positiva della pellicola il suo Eric Draven nel quale l’attualizzazione funziona in particolare nel suo design iconico e memorabile. Purtroppo però per via della scrittura pessima non può reggere il confronto con lo storico personaggio interpretato da Brandon Lee. Il concetto di immortalità dell’amore rappresento da lui viene mantenuto ma per i motivi elencati in precedenza non colpisce mai il cuore dello spettatore.
The Crow – Difficile arrivare all’originale
Oltre a snaturare il rapporto tra i due il film si prende la libertà di aggiungere un cattivo totalmente nuovo interpretato da Danny Houston anch’esso dotato di superpoteri , il classico villain stereotipato. Elemento che depotenzia l’unicità del protagonista e la sua sofferenza. Cattivo che nelle sue motivazioni cerca di toccare un tema attuale ma purtroppo come tutto nel film anche questa tematica rimane solamente un pretesto e in superficie.
Tutta la poetica dell’opera originale e quell’estetica gotica e sporca viene meno, qui è tutto artificiale, asettico, e patinato per rendere il film appetibile ad un pubblico giovane cosa che forse avverrà, ma la messa in scena e tutto il comparto visivo rimane insufficiente.
La regia è sempre esagerata a tratti pacchiana e ormai vista in fotocopia in tanti altri prodotti. Il film è pieno di quelle scene ricche di violenza gratuita ormai abusate nei film d’azione e non solo, tutte figlie del successo dell’estetica di John Wick peccato che lì dietro la macchina da presa c’era un maestro come Chad Stahelski e non un mestierante.
La colonna sonora ricca di brani pop cerca di essere invadente per esaltare determinate scene non riuscendoci praticamente mai, eccetto per la sequenza dell’Opera che è la rappresentazione di ciò che ho detto prima sulla violenza gratuita salvata solo dal tema musicale presente.
Perché andare a vederlo
The Crow è un film che manifesta nel suo impianto filmico la voglia di far avvicinare all’opera un nuovo pubblico giovane che non conosce ciò da cui è tratto. Operazione che probabilmente funzionerà vista l’amalgama di stilemi contemporanei di tendenza presenti nella pellicola, ma che non può essere accettata da chi ha amato il fumetto e il film del 1994. Peccato perché con un altro titolo (avendo ben poco dell’opera originale), svincolandosi così dal peso che porta da quello che ha, sarebbe stato sicuramente più godibile nonostante i difetti.