#RomaFF12 – NYsferatu di Andrea Mastrovito

#RomaFF12 – Presentato oggi nella Selezione Ufficiale della 12esima Festa del Cinema di Roma, il film NYsferatu – Simphony of a Century dell’artista Andrea Mastrovito è esplicitamente un remake che mira a raccontare ancora una volta un’America nera e colpevole.

NYsferatu – Simphony of a Century

Direttamente dal capolavoro di Friedrich Wilhelm Murnau del 1922 Nosferatu il vampiro con Max Schreck nei panni del ‘mostro’, ci ritroviamo in una New York del 2017 in cui Hutter vive con la moglie Ellen, fino a quando non viene inviato ad Aleppo dal suo capo, il broker spietato Knock, per la vendita di una proprietà del Conte Orlok. Giunto in Siria, Hutter verrà a conoscenza dell’amara verità per vedere poi partire il Conte alla volta di New York, dove potersi trasferire e riprendere la sua attività.

Sembra superfluo raccontarla perché è una trama risaputa, soprattutto dai cinefili, ma banalmente la struttura narrativa dell’opera proposta da Mastrovito rimane invariata rispetto al film originale.

NYsferatu - Simphony of a Century

NYsferatu – Simphony of a Century

Il film viene proposto, nei suoi 67 minuti divisi in sei atti in un’animazione in bianco e nero e rigorosamente muta, accompagnata meravigliosamente dal commento musicale composto da Simone Giuliani, come una rilettura del racconto fantasy per un’America conquistatrice e usurpatrice di terre e quindi di vite, per scopi che risultano al nostro occhio futili e che portano solo ad inaridire tutto ciò che li circonda.

É un racconto paradossalmente ancora più nero dell’originale, quello che Mastrovito affronta attraverso quei personaggi leggendari, andando ad adornare ogni singolo frame e a comporre un’opera ardita ed intelligente, di certo di non facile fruizioni, che dalla sua ha come limite unico l’essere indirizzata ad un pubblico limitato agli appassionati e poco più e come punto di forza quella di avere alle spalle un’intelligenza descrittiva che spodesta dal racconto tutto la sua componente tardo-romantica inserendovi invece una lettura politico-sociale ben più arguta e ludica.

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