Mission Impossible: The Final Reckoning diretto da Christopher McQuarrie, il film è il sequel dei vari Mission Impossible. Con Tom Cruise, Ving Rhames, Simon Pegg, Vanessa Kirby. Dura 2 ore e 49 minuti. Al cinema dal 22 maggio 2025
Mission Impossible – The Final Reckoning: tutto ha portato a questo
Ethan Hunt, il solo e unico, l’agente più speciale di sempre. Colui che tutto può e a cui tutto riesce è tornato in questa che forse sarà la sua ultima Mission Impossible. La più difficile, la più spietata, la missione regina di tutte le missioni che collegherà tutte le missioni precedenti. Scopriremo finalmente la trama nascosta per così tanto tempo. L’entità, questa oscura presenza digitale che sta prendendo sempre più il controllo su tutto. Una minaccia per tutto il genere umano si sta impadronendo di tutte le armi nucleari del pianeta, e solo un uomo può fermare questa minaccia. Ethan Hunt naturalmente. Con una nuova squadra, e componenti della vecchia, il mondo è più al sicuro se Ethan lo difende.
Il trailer del film
Mission Impossible – The Final Reckoning: impossibile vederne la fine
Quasi 3 ore di film, di Mission Impossible. In cui la logica minima e basilare va a farsi benedire, in nome dell’azione spettacolare a tutti i costi. Un susseguirsi di situazioni sempre più inverosimili e impossibili (per rimanere a tema) che alla fine, dopo ormai 3 ore, se permettete hanno anche un po’ stancato.
C’è di tutto in questo film.
Disinnescare bombe? C’è.
Sottomarino in stile Titanic sul fondo dell’oceano? C’è.
Inseguimento in elicottero? C’è.
E potrei andare avanti (per quasi tre ore oserei dire). Tom davvero, noi ti si ama (quasi) a prescindere. Ma davvero, stacca, taglia pellicola, riduci i tempi. Abbi pietà di noialtri poveri civili non addestrati all’impossibile. Tutta la prima parte del film è una giustificazione all’esistenza del film stesso, un continuo richiamo (con tanto di spezzoni vari) ai film passati, dove tutto si allinea per creare una trama giustificativa che conduce a questo ultimo capitolo. Tutto pare molto raffazzonato e forzato, come il compitino fatto a scuola dove si deve trovare ad ogni costo la motivazione delle scelte fatte, non arrivando a una trama vera, ma giustificando una trama forzata.
Perché un film d’azione che dura quasi 3 ore è impossibile proprio perché tenere ritmo per tutto questo tempo diventa ridondante e privo di pathos, anzi. Quasi diventa una parodia del film d’azione. Dove poi, questo continuo inseguimento del cattivo di turno, che scappa ed è sempre 4 metri davanti a te, sembrano i cartoni di Tom e Jerry. Dove Jerry corre e Tom lo insegue sempre 4 metri dietro di lui e sempre di corsa. Tom ti prego, perdonami, ma ci sono così tante cose impossibili in questo film che magari in un ora e mezza non noti, ma in quasi 3 ore le noti tutte, e alla fine vuoi solo staccare la spina.
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