Il ritratto del Duca, un film di Roger Michell, con i premi Oscar Jim Broadbent e Helen Mirren, Fionn Whitehead e Matthew Goode. Il film dura circa 1h 36 minuti, sarà al cinema dal 3 marzo 2022.
Il ritratto del Duca. Se nessuno ti dà retta, devi fare un’azione eclatante
21 marzo 1961. Londra si sveglia con una notizia eclatante. Il celebre “Ritratto del duca di Wellington” di Francisco Goya, appena acquistato per 140.000 sterline ed esposto al National Gallery è stato rubato nella notte. Nessun indizio, si può solo immaginare che l’efferato furto sia stato eseguito su commissione, da una banda professionista, con dei fondi illimitati.
La notizia fa scalpore, finisce su tutti i giornali.
21 marzo 1961, Kempton Bunton (Jim Broadbent) si sveglia con un quadro, un capolavoro, nascosto nel doppio fondo del suo armadio. Ma chi è Kempton Bunton?
UN sedicente ladro, che agendo su laudo compenso ha rubato il ritratto? No, Kempton è un signore, un uomo di una certa età, sposato con figli, che vive in una modesta casetta in un paesino di provincia. Da sempre lotta per le persone, contro le ingiustizie. Da sempre si batte affinché nessuno resti tagliato fuori. E la lotta principale della sua vita è quella di ottenere il canone tv gratis per gli anziani e i veterani di guerra. Una lotta continua la sua, sopportata dalla moglie Dorothy Bunton (Helen Mirren) che si sente rifilare una serie perenne di bugie e mezze verità.
“ Ma quando una lunga serie di abusi e usurpazioni, volti a perseguire il medesimo obbiettivo, rivela il disegno di riunire tutti gli uomini all’assolutismo, è loro diritto e loro dovere rovesciare un sì fatto governo e provvedere alla sicurezza per l’avvenire. ” Anche se questo vuol dire dover rubare un quadro dal National Gallery.
Il ritratto del Duca di Wellington, servirà allo scopo, o sarà solo una fonte inesauribile di guai e processi giudiziari per stabile la colpevolezza o l’innocenza del Bunton in questione?!
Il trailer del film
Signori della giuria, come dichiarate l’imputato?
Il Ritratto del Duca è tratto da una storia vera, si sul serio, non è uno scherzo. Il primo e unico furto nella storia della National Gallery, non eseguito da una banda di professionisti, ma da un signore di una certa età. Un film dove si ride un sacco, soprattutto per la recitazione sublime dei due attori principali. Helen Mirren una moglie frustrata perfetta in tutto e per tutto. Con la sola presenza in scena fa ridere, perché sai che sta per uscire con una battuta tagliente e sarcastica.
Una coppia che funziona benissimo nel mostrare la dinamica familiare di una coppia, che potrebbe essere chiunque tra i nostri vicini.
Alla base di tutto un solido amore, e una complicità di quelle vere, il sostegno a prescindere dell’altro. Anche se l’altro fa cose che non rientrano nei canoni., anche se l’altro intenta cause sociali e non paga il canone tv.
Una complicità tra i due attori che è la vera molla del film.
Il Ritratto del Duca è uno di quei film che mettono allegria, che ti fanno uscire dalla sala felice. Non un filmone, ma uno di quei film che ricordi sempre con piacere.
Costumi e atmosfere perfette, vestiti da classici inglesi, ma non solo. Anche e soprattutto l’atteggiamento sempre dignitoso, sempre rispettoso e sempre un pò sarcastico contribuiscono a darci un film divertente e ironico al punto giusto. Il tocco “so British”, le tazze di te e le schermaglie amorose tra i protagonisti sono sicuramente la vera scintilla del film.
Una storia vera… O quasi, ma del resto perché svelare ogni cosa? Sono i piccoli segretucci che mettono il pepe nella vita.
Il ritratto del Duca: piccolo spoiler sul finale
Un finale poi, che nella sua tenerezza e semplicità fa commuovere, perché diciamocelo, quanto sarebbe bello ritrovarsi come i protagonisti, con l’amore della nostra vita che ancora ci tiene per mano?