Esce nei cinema italiani il 19 dicembre 2019 Il mistero Henri Pick. Un film con Fabrice Luchini (Jean-Michel), Camille Cotin, Alice Isaaz.
Commedia Francese della durata di circa 100 minuti.
Il mistero Henri Pick
“Buongiorno e benvenuti. Io sono Jean-Michel, e anche oggi vi condurrò nello sconfinato mondo dei romanzi esordienti. Oggi parleremo del caso editoriale che stà dietro il romanzo “Le ultime ore di una storia d’amore” di Henri Pick. Un romanzo che ha una storia avvolta nel mistero, la giovane editor Daphne Despero (Alice Isaaz), ha scovato questa chicca in un posto alquanto insolito.
In Bretagna, in un piccolo paese sul mare, esiste una singolare e alquanto particolare biblioteca, la biblioteca dei manoscritti rifiutati. Ed è proprio su uno di questi scaffali che il manoscritto inedito è stato rinvenuto. L’autore Henri Pick appunto, è deceduto alcuni anni fa, ma il suo libro, pubblicato postumo è in vetta a tutte le classifiche.
Affronteremo oggi, insieme a voi, i retroscena più inquietanti e strani. Stabiliremo come può, un pizzaiolo bretone che non ha mai scritto o letto una riga in vita sua, aver scritto quello che si può definire un nuovo classico della letteratura francese. Perchè cara Daphne a me non la dai a bere. Questo manoscritto è una truffa, e non è stato scritto da Henri Pick. Indagherò io stesso in prima persona, finchè non scoprirò l’arcano segreto che Henri Pick si è portato nella tomba.”
E Jean-Michel indaga sul serio. La prende proprio sul personale, perchè, a causa di questo libro, perde il lavoro, perde la faccia e perde la moglie. Quindi diventa proprio una questione di principio recarsi personalmente in Bretagna, per indagare su ogni traccia possibile. Per scoprire finalmente chi fosse davvero Henri Pick, aitante pizzaiolo bretone, o genio segreto della scrittura?La trama si infittisce, gli indizi abbondano, ma anche i depistaggi. Riuscirà Jean-Michel a svelare il misterioso mistero?
Il trailer del Mistero
Io i film francesi no. E poi ogni quel tot di film francesi deludenti, ti capita una perla. Come Il mistero Henri Pick. Prendete “Se scappi ti sposo“. Vi ricordate di Ike? Il giornalista che perde faccia, lavoro e reputazione a causa di un articolo che ha pubblicato? Ecco, trasportate la vicenda (levando un pò di romanticismo e storia d’amore) nel mondo letterario e ottenete Jan-Michel, il critico letterario che perde tutto a causa di un libro.
Lui ha l’intuizione, dichiarata durante la diretta televisiva di cui lui è presentatore, che tutta la storia di Henri Pick sia una truffa.E decide di indagare sulla sua intuizione. Perché certe cose si sentono a pancia e intuito. E la pancia batte tutto.
Il mistero Henri Pick è bello dall’inizio alla fine. Ti cattura ed è un continuo su e giù di ipotesi e strade da percorrere (in bicicletta, come Don Matteo). Bella la storia, bello l’intreccio. Si ride pure di gusto nell’indagine che vede riuniti 2 investigatori improbabili. Godetevi l’investigazione, le situazioni al limite del clichè di un romanzo giallo.
Tutto torna, tutti sono coinvolti, nessuno è escluso dall’indagine fino alla fine. Il cimitero dei manoscritto non pubblicati (biblioteca, non cimitero, ok) diventa l’insolito punto di partenza per una commedia che strizza l’occhio al film giallo poliziesco. I bei libri sembrano sempre essere scritti per noi, chicchesia l’autore.
In fondo a noi cosa importa se il libro l’ha scritto Henri Pick o meno?Non vi dico chi ha scritto “Le ultime ore di una storia d’amore”, ma vi dico che il ruolo di Jean-Michel è stato scritto apposta per Fabrice Luchini.
Questa volta non è stato il maggiordomo, ma il fatto è avvenuto in una biblioteca.
I bei libri sembrano sempre essere scritti per noi, chicchesia l’autore.
Il finale dopo i primi titoli di coda. Mi raccomando.
P.s.
Vi devo citare per forza un altro film francese che ha come tema il mistero dello scrittore, Un amore sopra le righe.
Mi sto autocitando spesso ultimamente. O vedo troppi film, o ho finalmente acquisito la saggezza filmica, forgiata dal fuoco di mille anteprime.