I limoni d’inverno, un film di Caterina Carone, con Christian De Sica, Teresa Saponangelo e Francesco Bruni. Dal 23 novembre 2023 al cinema.
I limoni d’inverno, forse arrivano quando meno te lo aspetti
Un professore ormai in pensione, vive le sue giornate tra biblioteche, quella pubblica, e la sua privata di casa. Un appartamento pieno zeppo di libri, romanzi e volumi. Fa ricerche, per ultimare il suo libro e si rilassa sul suo terrazzo, che affaccia sul passato e sul futuro. Un terrazzo e una casa di altri tempi, una di quelle che hanno il fascino misterioso del passato, una casa in un palazzo, che ha un gemello identico dall’altro lato del cortile. Quindi, due terrazzi gemelli, divisi solo da pochi metri d’aria. E un giorno, nel gemello del terrazzo del professore, compare una donna, una misteriosa presenza che ama le piante e il suo terrazzo, una cordiale e socievole presenza che subito si presenta e fa amicizia con il professore.
Un’amicizia che prosegue tra i due, dai lati opposti dei terrazzi, fino a quando decidono di incontrarsi. Ma poi, la malattia si mette tra i due…
Il trailer del film
Un film dolceamaro
Iniziamo subito col dire che I limoni d’inverno è un film lungo. Eccessivamente lungo, e questo è il suo principale difetto. Un film che sarebbe stato bello se avesse avuto 40 minuti in meno, soprattutto vista la quantità infinita di riprese di piano sequenze che sono a mio avviso quasi esasperanti e che dilatano il tempo a dismisura. Un gran peccato, perchè De Sica, finalmente ci regala un film in cui non fa la parte del “buffone simpatico ad ogni costo” ma ci regala un personaggio di una profondità e umanità lontano dai personaggi che di solito interpreta. Il cast funziona su tutta la linea, gli attori sono molto bravi. Peccato che in sostanza, il film non si capisce bene cosa voglia dire e dove voglia arrivare. Parte bene, con i due protagonisti che si incontrano, che entrano nelle rispettive vite, continua bene… Ma poi è come se sul finale si perdesse. Sarà che a me i film così inutilmente lunghi e dilatati proprio non piacciono, ma ho fatto davvero fatica ad arrivare fino alla fine.
Finale ovviamente scontato e facilmente intuibile, fin da quando vediamo per la prima volta la pianta di limoni.