Fino all’ultimo indizio (The Little Things) è un film diretto da John Lee Hancock con Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto. Dura circa 128 min. Distribuito in Italia da Warner Bros. Sarà disponibile in streaming dal 5 marzo 2021.
Fino all’ultimo indizio – Quando vedo tutto questo credo, che Dio debba essersene già andato.
Il vice sceriffo Joe “Deke” Deacon (Washington), deve andare a Los Angeles per ritirare delle prove, ma, mentre è nella sua ex stazione di polizia, il Sergente Jim Baxter (Malek) chiede il suo aiuto per indagare sull’omicidio di una ragazza. Rinvenuta morta in casa propria, sul suo corpo ferite da arma da taglio, un sacchetto di plastica in testa. Questo omicidio, ricorda in modo spaventoso altri omicidi avvenuti quando Deke era ancora di stanza a Los Angeles, casi per i quali Deke, ormai ossessionato, aveva deciso di lasciare la città. 4 ragazze morte, e ancora nessun sospettato. Su tutte loro ferite da arma da taglio. Si indaga e si cerca di risolvere il caso, si cercano piste e possibili sospettati su cui indagare.
L’omicidio dell’ultima donna forse fornisce una pista, su cui Dake si butta come un cane sull’osso, trascinando con se Baxter. I due iniziano ad indagare insieme, seguendo una pista che li porta a svelare alcune situazioni scomode, e dettagli di casi passati che sarebbe meglio non riportare a galla…
Fino all’ultimo indizio, fino alla fine non puoi sapere quanto e cosa sei disposto a fare per dormire bene la notte.
Trailer del film Fino all’ultimo indizio.
Le piccole cose, sono quelle le cose per cui ti beccano.
Il film inizia, e l’ansia ti prende. Mentre urli noooo, torna indietro, scappa corriiiii! Ma niente. Come al solito non ti ascolta nessuno. Fino all’ultimo indizio, non inizia in modo leggero, anzi, ti butta dal primo secondo in mezzo al panico. Di solito i thriller iniziano con un minimo di ambientazione, diciamo che ti fanno la cortesia di non farti avere l’ansia fin dal primo secondo, invece questo film no. Inizia e dopo 2 secondi, sei già coinvolto, come di solito accade dopo almeno 20 minuti di film. Bravissimi i tre attori principali, Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto, che non si sovrastano mai, ma recitano sempre creando un’armonia e una compattezza straordinaria. Più il film procede, più veniamo trascinati in un vortice, che, come spesso succede nei thriller, svela e nasconde, racconta e omette, per ricreare quell’atmosfera di ansia e mistero. Il rimorso, il senso del dovere, il voler trovare ad ogni costo un colpevole, tutto si mischia e si unisce fino a diventare quasi un’ossessione. Da un lato Deke, ormai prossimo alla pensione, un poliziotto vecchio stile, e dall’altro Baxter, brillante, che si stà facendo un nome, e che ha la smania di arrivare in alto e presto. Un indagine che prosegue con pochi progressi, mentre invece, aumenta sempre più lo scambio di esperienze tra i due poliziotti… Un pò il classico passaggio di consegne, dalla vecchia scuola, alle nuove leve.
Fino all’ultimo indizio è un film da vedere fino all’ultimo secondo.
Fino all’ultimo indizio – Perché vuoi risolvere un caso di 5 anni fa che tutti hanno dimenticato?
Fino all’ultimo indizio, è un film che ti tiene sulla corda, con un finale che non è il finale classico per un film del genere. Un thriller ben studiato, ben concepito e ben realizzato. Insomma, uno di quei film che ti prendono e che ti mollano solo alla fine. Forse. O forse, anche finito il film, continui a pensare, ma alla fine? Chi aveva ragione?
Un crescendo, non solo di trama, ma anche di introspezione nei personaggi e di chiarimenti di fatti passati. Tutto gira intorno ai tre personaggi, a come si muovono e a come interagiscono tra di loro, tutto il resto è secondo piano. In secondo piano passano quasi anche le ragazze uccise, tutto si gioca in questo balletto tra i tre, che si passano la palla, la nascondono e la fanno riapparire, in un gioco di trama sempre coinvolgente.
Tutto sommato è un film che mi è piaciuto, e che rivedrei con piacere, per analizzare meglio alcune scene a passaggi che alla prima visione sfuggono, perchè, come si suol dire, col senno di poi…