Come ogni martedì arriva il nostro appuntamento consueto con le notizie e diamo un’occhiata anche ai film in uscita!
Mauro Pagani ha composto la colonna sonora del nuovo film di Gabriele Salvatores, “Educazione Siberiana”
“Lavorare sulle colonne sonore è meraviglioso e contemporaneamente molto complicato perchè ormai negli anni si sono sperimentate e ascoltate diverse possibilità di accostamenti tra musiche e immagini, alcune che evidenziano sentimenti simili e altre che propongono contrasti netti, Kubrick insegna”. Sono le parole di Mauro Pagani – musicista, produttore, scrittore, compositore e recentemente direttore musicale del 63° Festival di Sanremo – che ha firmato la colonna sonora di Educazione Siberiana, il nuovo film di Gabriele Salvatores in uscita nelle sale cinematografiche il 28 febbraio. Ispirato all’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, il film racconta la storia di ragazzi che passano dall’infanzia all’adolescenza, e della comunità in cui sono cresciuti.
“Questo film mi è piaciuto moltissimo – commenta Pagani – rappresenta un nuovo corso per Gabriele, con un team di lavoro completamente nuovo a 360°, il che in qualche modo gli ha permesso di spaziare, di volare in dimensioni un po’ diverse dal suo percorso sul viaggio. Educazione Siberiana sa mantenere un bellissimo incanto narrativo pur essendo molto duro in alcuni passaggi”. Questa è la quarta colonna sonora che Pagani scrive per Salvatores: la prime due risalgono al 1981 quando ha composto le musiche di Sogno di una notte d’estate sia per la versione teatrale del mitico Teatro dell’Elfo che per l’omonimo film. Un’esperienza peraltro “fondamentale” per Mauro: di fronte allo studio dove registrava c’era al lavoro Fabrizio De André, che conobbe proprio in quell’occasione, dando inizio a una delle collaborazioni artistiche più entusiasmanti della storia della musica italiana. Successivamente Gabriele lo ha richiamato per le musiche di Mediterraneo, ma l’editore con cui Pagani aveva un contratto non concesse la liberatoria. Ha composto la colonna sonora del film successivo di Salvatores, Puerto Escondido, e poi quella di Nirvana. “Quando lavori su un film hai a che fare con una creatura in movimento che in qualche modo nasce insieme a te e devi essere preparato a cambiare punti di vista. In questo caso, ho cominciato con il leggere il romanzo di Lilin a cui è ispirato il film” aggiunge Pagani sulla composizione delle musiche “Naturalmente quando leggi un libro ti crei un tuo film in testa – anche se non devi fare una colonna sonora! – dai delle facce ai personaggi, ti fai un’idea del passo narrativo di ognuno dei personaggi che si muovono all’interno del romanzo. Quando cominci a ricevere le prime scene girate ti trovi di fronte a un cast che a volte coincide con le tue previsioni, a volte non coincide affatto e vedi esattamente come gli attori recitano, come sono stati guidati dal regista, le espressioni che usano: è dunque solo quando sovrapponi il girato vero e proprio con quello che hai immaginato che ti rendi conto di velocità e tempi, se sei stato per esempio troppo melodrammatico su un’espressione che non lo richiede; allora si asciuga, si aiuta con la stesura musicale a far venir fuori un côté sentimentale. Chiunque fa cinema sa che si capisce se un film è venuto bene solo l’ultimo giorno di montaggio e le varie possibili combinazioni cambiano anche il ritmo della musica che si scrive. È un lavoro complesso ma molto divertente”.“Gabriele è un buon conoscitore e amante della musica” – conclude il musicista parlando del suo lavoro a stretto contatto con Salvatores – “ha spesso delle idee per alcune scene, alcune le suggerisce e su altre è molto disponibile ad accogliere proposte diverse, è sempre un lavoro di scambio di indicazioni musicali a quattro mani. Uno degli aspetti più difficili da valutare era la necessità o meno di usare suggestioni musicali “geograficamente coerenti”: se si parla di una comunità siberiana deportata a migliaia di chilometri di distanza, quanta nostalgia della Siberia ci dev’essere? Sia io che Gabriele pensavamo di volerne più di quanta in realtà non ne abbiamo usata. In fondo questo è un racconto a più livelli, la malinconia può avere suoni diversi se associata all’immagine del vecchio nonno del film piuttosto che a quella di un gruppo di ragazzi che cresce e sogna in un angolo sperduto della galassia sovietica nei primi anni ‘80”.
Iniziate a Bari le riprese del film “Terza categoria” con Stefano Accorsi
L’Apulia Film Commission comunica che a partire da venerdì 22 febbraio, per due giorni tra il lungomare di Bari-Santo Spirito e lo stadio San Nicola, sono iniziate le riprese del film “Terza categoria” di Paolo Zucca, con Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Francesco Pannofino, Marco Messeri, Jacopo Cullin, Alessio Di Clemente, Benito Urgu e Franco Fais.“Terza Categoria” è lo sviluppo del pluripremiato cortometraggio “L’Arbitro” (David di Donatello nel 2009), che il regista e autore ha sceneggiato con la scrittrice Barbara Alberti.Il film racconta le sorti di due squadre di calcio di infimo livello, che si incrociano con quelle di un arbitro internazionale, travolto dalla propria ambizione ed esiliato negli inferi polverosi della terza categoria sarda.
I registi pugliesi Giannone e Ferrandini finalisti al Corto d’argento 2013
L’Apulia Film Commission comunica che i registi pugliesi Alessio Giannone e Pierluigi Ferrandini sono finalisti ai “Corti d’Argento 2013”, sezione distaccata dedicata ai film brevi dei Nastri d’Argento – promossa dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. La selezione dei finalisti per questa categoria è stata curata dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo, componente del Direttivo SNGCI.Alessio Giannone è in concorso con “La sala”, già in competizione all’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti e prodotto dal Comune di Bari e dall’Apulia Film Commission con la produzione esecutiva dalla Cooperativa Sociale Get.Pierluigi Ferrandini, invece, è finalista con “Oroverde”, cortometraggio interamente ambientato a Tricase (Le), che racconta la storia vera di Bianca Panarese. Il film breve, prodotto dalla Dionysia film di Dionisia Cirasola, autrice anche delle scenografie, ha ottenuto il riconoscimento di interesse culturale nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema-.“Oroverde” ha già ottenuto diversi riconoscimenti tra i quali il “Premio della Giuria all’Hollyshorts Film Festival di Hollywood”, il “Premio del Pubblico al Tirana International Film Festival”, l’“Ischiafilmfestival”, il “Leucainternationalfilmfestival”, il “Novaracinefestival”, nonché, quattro riconoscimenti al Cortodorico di Ancona (Premio della Stampa, Premio del Pubblico, Premio Giuria Giovani, Premio Coos Marche).Le opere di Ferrandini e Giannone concorrono insieme ad altri dieci finalisti nella sezione film brevi di finzione. Il direttivo dell’ SNGCI valuterà le opere in concorso e comunicherà i nomi dei vincitori entro il 12 Marzo.
Al cinema da giovedì
Da giovedì ci aspettano al cinema delle pellicole molto interessante e diverse l’una dall’altra. Iniziamo da Upside down, una storia d’amore originale e impossibile, due mondi tanto vicini, quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire. Adam appartiene al mondo di sotto, Eden a quello di sopra. Il loro errore sarà quello di innamorarsi rischiando di incrinare per sempre le leggi dell’universo. Segue Non aprite quella porta 3d: Ispirato all’omonimo film del 1974, quest’ultimo capitolo della saga si apre con la folla infuriata che dà fuoco all’abitazione di Leatherface. La terribile famiglia di cannibali è stata sterminata dietro l’incoraggiamento del sindaco Hartman, ma dopo un periodo di calma apparente, gli omicidi ricominceranno. Nel cast, nel suo primo ruolo da protagonista, anche il figlio di Clint Eastwood, Scott Eastwood. Il 28 arriva nelle sale il nuovo fim di Gabriele Salvatores, Educazione siberiana: Nel sud della Russia, in una città divenuta una specie di ghetto per criminali di varie etnie, due bambini di 10 anni, Kolima e Gagarin, crescono insieme, amici per la pelle. L’ educazione che viene impartita è piuttosto particolare: il furto, la rapina, l’ uso delle armi. Il loro clan ha delle regole precise, una specie di codice d’ onore, a volte persino condivisibile, che non va tradito per nessun motivo. Ma il tempo passa, i due ragazzi crescono mentre il mondo intorno a loro cambia radicalmente. E’ destinato a suscitare polemiche Non ci indurre in tentazione: Un ex-seminarista in crisi di fede, rinchiuso tra le pareti della casa natia, intraprende gli ultimi giorni di una lotta spirituale con il suo doppio tentatore, “un gemello cattivo” che lo perseguita.Nitro Circus: The movie 3d mostra un folle team di spericolati e adrenalina-dipendenti che esplorano in modo pioneristico la terra di confine dove sport d’azione e intrattenimento entrano pericolosamente in collisione. E infine dal teatro al cinema Tutti contro tutti,una commedia che affronta i problemi vissuti nelle periferie delle grandi città: Agostino, sua moglie Anna, il caustico Nonno Rocco, i due figli Erica e Lorenzo accompagnati da tutta la famiglia del cognato, Sergio, Romana e i loro figli Rossana e Luca, arrivati sul pianerottolo, trovano la porta chiusa, la serratura cambiata e degli sconosciuti dentro la propria abitazione. Gli hanno rubato casa, pratica diffusa nei palazzoni popolari delle nostre città. Inizia cosi una guerra epocale e tragicomica tra poveri, o forse sarebbe meglio dire tra nuovi poveri, per la riconquista di un diritto inalienabile, il diritto ad una casa.