Prosegue la Tournée di Queen at the Opera lo show rock-sinfonico basato sulle musiche dei Queen e per l’occasione abbiamo avuto un inviato speciale che ha visto per noi lo spettacolo che si è tenuto lo scorso 17 marzo a Bari al Teatroteam. Ecco le sue impressioni
Queen at the Opera
le impressioni di Saverio De Giglio
Ho avuta la fortuna immensa di seguire le vicissitudini di questa Band unica al mondo fin da bambino, imparandone ad apprezzare il grande messaggio che i suoi componenti, ed in particolare il loro vocalist Freddie Mercury, ha saputo trasmettere a tante fortunate generazioni tra cui la mia.
Le mie giornate trascorse ad ascoltare la maestosità dei loro arrangiamenti, la particolarità dei temi trattati nei testi e le performanti linee melodiche che hanno rappresentato un pezzo fondamentale della mia personale carriera, se pur dilettantistica, musicale, hanno fatto si che la mia mente ma soprattutto la mia visione della musica, si soffermasse in ogni esperienza a valutare i numerosi ascolti con quel quid in più che solo i loro brani hanno saputo trasmettermi sotto ogni punto di vista ma soprattutto con una reale veste culturale della musica.
Lo scorso 17 marzo, mi sono imbattuto nella visione dello spettacolo di un gruppo che spinto dall’amore per i Queen, ha dato vita ad un vero e proprio excursus dello “zoccolo duro” della loro carriera, conformando la scaletta presentata a noi spettatori, con le hit più famose e caratterizzanti della storia di questi 3 talentuosi musicisti e del loro Leader vocale, inimitabile a tutt’oggi, che per scelta ed accurata articolazione, ha saputo catturare l’orecchio nelle circa 3 ore di visione, anche all’ascoltatore meno esperto.
I Queen at the Opera, composti dalla classica formazione Chitarra, Basso, Batteria e Piano hanno efficientato al massimo delle loro possibilità lo spettacolo, aggiungendo non una ma ben 5 voci, e sfruttando quindi le numerose sfaccettature vocali di Freddie, noto per la sua personale dote che gli consentiva di passare con estrema naturalezza, dalle morbide tonalità di un cantante POP a quelle più alte e irraggiungibili di uno lirico.
Lo spettacolo
Luca Marconi, Alessandro Marchi, Valentina Ferrari, Luana Fraccalvieri e Giada Sabellico, ognuno per propria competenza, e con una assoluta e saggia ripartizione dei brani, hanno proposto sia canzoni dei Queen nella formazione conosciuta a tutti noi che pezzi di Freddie nella sua carriera solista, fiancheggiato spesso anche da altri cantanti di fama internazionale, come la soprano spagnola Montserrat Caballè, famosa per la potentissima ma estremamente melodica vocalità che nella sua esibizione del 1987 in duetto con Mercury, seppe catturare le platee dei teatri in occasione delle Olimpiadi di Barcellona.
L’assoluta perfezione degli impasti vocali di questi ragazzi e la bravura dei loro musicisti, soprattutto in tema di ricercatezza dei suoni nei connubi con l’orchestra capeggiata dal maestro Pietro Gallo, ha attenzionato totalmente il pubblico presente in sala dalle prime alle ultime note generando estasi e commozione anche nelle ultime generazioni, fans dei Queen solo per ormai lontano ricordo.
Che dire… 10 e lode per una visione ed un ascolto indubitabilmente consigliatissimo a chi dovesse avere occasione di reperirlo nelle proprie zone ma soprattutto per chi ha desiderio di assistere ad un concerto di altissimo spessore.
Dove vedere l’imperdibile show Queen at the Opera
Queste le prossime date di “Queen At The Opera”:
- 24 marzo – Teatro Ariston di Sanremo;
- 25 e 26 marzo – Politeama Genovese di Genova;
- 15 aprile – PalaRiviera di San Benedetto del Tronto;
- 28 aprile – Teatro Europauditorium di Bologna;
- 29 aprile – Teatro PalaPartenope di Napoli;
- 6 e 7 maggio – Teatro Goldoni di Livorno.
I biglietti sono disponibili su Ticketone e sui circuiti di prevendita abituali.