E’ andato in scena a Bari dal 16 al 19 gennaio al Teatro Piccinni per Puglia Culture Amleto², un’irriverente e divertente rivisitazione della tragedia Shakespeariana scritta, diretta e interpretata da Filippo Timi.
Amleto² – Shakespeare in gabbia
Chi ha ingabbiato Amleto? No, non è un riferimento alla commedia di Zemeckis in cui ad essere incastrato era il povero coniglio Roger. Ma quando, all’apertura del sipario ci si trova di fronte ad un’enorme gabbia da circo, la domanda viene spontanea.
La storia la conosciamo tutti: Amleto, principe di Danimarca che scopre dal fantasma del proprio padre che sua madre e suo zio, che ha ereditato il trono dal fratello, lo hanno assassinato facendo passare la sua morte per un incidente. Amleto che impazzisce, i teatranti che portano in scena la morte del re, Ofelia innamorata di Amleto è da lui rifiutata, e così via fino all’epilogo finale.
Ma Filippo Timi, che riporta in scena quello che è stato il suo debutto teatrale 15 anni fa, ne fa una rivisitazione burlesca ed irriverente lasciando il pubblico stupito e divertito per gli oltre novanta minuti di spettacolo puro ed ininterrotto.
Una gabbia da circo dicevamo: ed effettivamente i costumi e l’ambientazione riportano alla tradizione circense. Ma c’è anche tanta attualità: l’attore si prende gioco della società con riferimenti a personaggi noti di cinema e TV e persino ai cartoni animati anni ’80. Il tutto con irriverenza, caos creativo ed un pizzico di burlesque.
Un’ottima prova di Filippo Timi regista
L’attore ci e si prende in giro, ride delle proprie battute e parla con il pubblico arrampicandosi come una scimmia sulle sbarre della gabbia o adagiandosi sul grande trono che fa bella mostra proprio al centro della scena.
E poi ci sono i coprotagonisti: la bravissima Lucia Mascino, cinica ed imbruttita nella parte di una sboccata Gertrude, Marina Rocco che, nei panni di Marilyn (si si proprio lei, alla ricerca di un Oscar mai ricevuto) diventa il fantasma del re assassinato ed il danzatore Mattia Chiarelli che eccezionalmente interpreta Ofelia prestando il corpo al personaggio di solito interpretato dall’attrice Elena Lietti di cui resta la voce registrata.
Insomma uno spettacolo davvero molto interessante che denota la maturità professionale di un artista forse troppo poco valorizzato.