I grandi caratteristi del Cinema italiano: l’indimenticabile Ferribotte, Tiberio Murgia

 

Tiberio Murgia, nonostante molti lo credano siciliano per la sua memorabile interpretazione di Ferribotte nella saga de I soliti ignoti, è nato in Sardegna, più precisamente ad Oristano il 5 febbraio 1929.

Tiberio Murgia

 

Nasce e cresce in una famiglia umilissima e non appena l’età glielo permette inizia a collaborare all’economia famigliare lavorando come manovale.

Ma il successo è ancora lontano e del tutto inimmaginato. Infatti, prima di approdare nel mondo del cinema, Murgia lavora come “strillone” vendendo il quotidiano “l’Unità”. In seguito, viene scelto dal partito come rappresentante e si trasferisce vicino Roma, a Frattocchie dove conosce – sempre in ambito politico – quella che diverrà la sua futura moglie.

Ma Ferribotte è un vero tombeur des femmes e qualche tempo dopo il matrimonio intesse una relazione amorosa con un’altra militante del partito.. il misfatto viene scoperto e Murgia viene espulso dal partito.

Così, decide di allontanarsi dall’Italia e va a lavorare come minatore di carbone a Marcinelle.. ma il suo animo latino non riesce a trattenersi e ha una relazione con la moglie di un altro minatore.

Ma è proprio a questo amore per le donne che Murgia deve la sua vita. Infatti, l’8 agosto 1956, il giorno in cui scoppia il terribile incendio in uno dei pozzi nella miniera di carbone, Tiberio Murgia non è al lavoro: è in compagnia di una bella donna proprio come lui stesso ha più volte raccontato nelle sue interviste.

Tiberio Murgia ne L'audace colpo dei soliti ignoti

Torna nella sua Sardegna ma questa volta è costretto a rifugiarsi a Roma poiché ha troppe affettuose attenzioni per una donna maritata. Così, trova lavoro come lavapiatti in una trattoria romana di cui è assiduo cliente un famosissimo regista che non può non notarlo: Mario Monicelli. Il Maestro rimane così piacevolmente colpito dalla spontaneità e dalla fisicità di quest’uomo che senza pensarci troppo gli offre la parte del celeberrimo Ferribotte, riferendosi al ferry boat ovvero a quel traghetto che unisce la Sicilia alla penisola, ne I soliti ignoti.

Clip tratta da I soliti ignoti

 Il successo è finalmente arrivato e dal 1958 in poi Tiberio Murgia interpreterà in quasi tutti i film cui parteciperà la parte del siciliano doc.. e questo anche grazie alla sua immagine: moro, sopracciglia folte, magro, sguardo affilato..

E la sua carriera continua pressoché ininterrotta sino agli anni Ottanta. Durante questi circa trent’anni di carriera Ferribotte è comparso in moltissime “commedie all’italiana”, ha partecipato a commedie musicali, a “commedie balneari”, alle commedie della premiata ditta Franco & Ciccio (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia..veri siciliani doc!) affiancando grandi attori, cantanti nei loro “musicarelli” ed è stato diretto da alcuni dei più grandi registi del nostro Cinema.

Impossibile stilare una veritiera e fedele filmografia di questo “attore per caso” ma oltre al film di Monicelli più volte citato è giusto e doveroso ricordare: Costa Azzurra (1959) di Vittorio Sala con Giovanna Ralli, Elsa Martinelli e Alberto Sordi, Franco Fabrizi, Antionio Cifariello; La grande guerra (1959) di Mario Monicelli, dove interpreta il soldato in trincea innamorato di Francesca Bertini di cui attende, ansiosamente, una missiva, con Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Romolo Valli; L’audace colpo dei soliti ignoti (1960) di Nanni Loy con Gastone Moschin, Carlo Pisacane alias Capannelle, Nino Manfredi, Riccardo Garrone, Claudia Cardinale, Renato Salvatori; Il giorno più corto (1963) di Sergio Corbucci; La ragazza con la pistola (1968) di Mario Monicelli, con Monica Vitti, Carlo Giuffré; I due maghi del pallone (1971) di Mariano Laurenti, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia; Innamorato pazzo (1978) di Castellano e Pipolo (ovvero Franco Castellano e Giuseppe Moccia), con Adriano Celentano, Ornella Muti, Adolfo Celi, I soliti ignoti vent’anni dopo (1985) di Amanzio Todini con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Nel 1988 prende parte al film Operazione pappagallo di Marco Di Tillo dove, per la prima volta, recita senza esser doppiato.

Vittorio Gassman, Tiberio Murgia, Marcello Mastroianni, Capannelle ne I soliti ignoti

Dopo averci fatto tanto ridere, ancora oggi alcune delle sue battute sono leggendarie e sono entrate a far parte del linguaggio comune (basti pensare al “Cammela componiti!” detto a Claudia Cardinale nel primo episodio de I soliti ignoti) Tiberio Murgia muore a Tolfa il 20 agosto 2010 dopo essere stato per lungo tempo malato di Alzheimer.

 

 

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