Ferdinando Bruno – questo il vero nome dell’attore – nasce a Roma il 6 ottobre 1895.
Sarà solo un caso fortuito che Bruno nasce proprio nello stesso anno (solo con qualche mese di anticipo!) del cinematografo che segna profondamente la sua carriera di attore.
Infatti, dopo aver debuttato nell’avanspettacolo e nella rivista approda al cinema. Ed è il celeberrimo regista Mario Mattòli a volerlo nel suo film L’ha fatto una signora nel 1938. Questa partecipazione è la prima di una fortunata e ricca carriera che durerà sino agli Anni Sessanta.
Nando Bruno ottiene grande successo – di critica e di pubblico – negli Anni Quaranta grazie alla sua partecipazione nel film Roma città aperta che Roberto Rossellini dirige nel 1945, L’Onorevole Angelina che Luigi Zampa dirige nel 1947 e ne Il delitto di Giovanni Episcopo diretto nello stesso anno da Alberto Lattuada che gli farà guadagnare il prestigioso Nastro d’Argento come Migliore Attore non protagonista.
Da sottolineare è la proficua collaborazione di Nando Bruno con due grandissimi interpreti..peraltro romani come lui: Anna Magnani e Aldo Fabrizi. Infatti, i tre recitano assieme ne L’ultima carrozzella (1943) di Mario Mattòli e lo stesso accade per Roma città aperta dove l’attore interpreta un piccolo ruolo ma che, ugualmente, attira l’attenzione. In seguito l’attore ritroverà i due attori – seppur “separati” – ne L’Onorevole Angelina dove interpreta il marito della protagonista con estrema semplicità e bravura e ancora ne Mio figlio professore (1946) diretto da Renato Castellani e ne Il delitto di Giovanni Episcopo ed Emigrantes (1949) dove è di nuovo al fianco di Aldo Fabrizi che in questo ultimo film lo dirige anche.
Ma è negli Anni Cinquanta che Nando Bruno dà al cinema il meglio di sé prendendo parte, sempre come caratterista, a moltissimi film che ancor oggi ci fanno sorridere di cuore.
Ed è anche bene sottolineare che Bruno si presta anche come sceneggiatore. Nel 1951, infatti, collabora assieme a Mario Amendola alla sceneggiatura di Bellezze a Capri che viene diretto da Adelchi Bianchi.
Come si è appena accennato gli anni d’oro della carriera di Nando Bruno sono i Cinquanta. In questo periodo, infatti, l’attore partecipa a numerosissimi film e recita accanto ad alcuni degli attori più famosi e più in voga del momento… come dimenticare “il zio” di Alberto Sordi ne Il vedovo? O del cognato di Sordi alias Otello Celletti ne Il vigile?
Sono solo due piccoli esempi che rendono appieno la capacità di Bruno di dar vita a personaggi che seppur di contorno hanno un loro perché, un loro significato e non si perdono né vengono eclissati dai grandi nomi degli altri interpreti e dalle loro recitazioni.
Nando Bruno è una di quelle bellissime e rare eccezioni in cui non conta quanto sia importante la propria parte.. quando c’è talento si emerge comunque e il pubblico si affeziona.
“Sono il zio”..
Poi..come non affezionarsi a un attore come Nando Bruno? Con quella sua fisicità incipiente, con il suo sguardo da monello romano sempre acceso anche in età matura, con quel volto rotondo e pacioccone che non può che ispirare simpatia e affetto!
Una delle rare eccezioni nel nostro Cinema.. una meravigliosa eccezione!
Così, non si può non fare un breve elenco dei film più rilevanti cui Nando Bruno ha preso parte e che lo hanno reso simpaticamente indimenticabile..con quei suoi ruoli e quelle sue battute che, ancor oggi, ci fanno ridere e divertire.
Oltre alle pellicole già citate come non ricordare Stazione Termini (1953) di Vittorio De Sica con Jennifer Jones e Montgomery Clift, Tempi nostri (1954) di Alessandro Blasetti, Due notti con Cleopatra (1954) di Mario Mattòli con Alberto Sordi e Sophia Loren, Destinazione Piovarolo (1954) di Domenico Paolella dove recita Totò, Le signorine dello 04 (1955) di Gianni Franciolini con Franca Valeri, Antonella Lualdi, Giovanna Ralli, Marisa Merlini, Tina Pica; Racconti romani (1955) di Gianni Franciolini; La banda degli onesti (1956) di Camillo Mastrocinque accanto a Totò e Peppino De Filippo; Ladro lui, ladra lei (1958) con Alberto Sordi e Sylva Koscina diretto da Luigi Zampa; Fortunella (1958) diretto da Eduardo De Filippo e con lo stesso De Filippo, Giuletta Masina, Alberto Sordi, Carlo Delle Piane, Paul Douglas, Franca Marzi; I tartassati (1959) di Steno di nuovo con Fabrizi e Sordi; Il mattatore (1960) di Dino Risi con Vittorio Gassmann; Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961) di Mario Mattòli e Totò di notte n.1 (1962) di Mario Amnedola entrambi con Totò.
(Ferdi)Nando Bruno muore nella sua città natale l’11 aprile 1963. E non c’è dubbio: Bruno è stato, ed è, un altro importante volto di Roma, un altro grande caratterista del nostro amato Cinema.