La sera scorsa La7 ha ritrasmesso questo film di Blake Edwards, un grande del cinema americano, scomparso il 15 dicembre scorso all’età di 88 anni. Non avendolo ancora ricordato, cogliamo l’occasione per farlo ora…
“Uno Sparo nel Buio” (A Shot In the Dark) uscì nel 1964 ed è la seconda pellicola nella celeberrima serie de La Pantera Rosa. Complessivamente la serie è composta di otto film, tutti ad opera di Edwards: il primo, omonimo era del 1963, l’ultimo sarà “Il figlio della Pantera Rosa” (1993) con Roberto Benigni. Ma solo i primi sei sono interpretati da Peter Sellers nella parte dell’Ispettore Clouseau; l’attore inglese infatti moriva nel 1980, e “Sulle Orme della Pantera Rosa” uscirà postumo nel 1982.
Uno Sparo nel Buio dunque è un sequel, girato in pochissimi mesi sull’onda del primo successo: e ripropone le imprese di Clouseau, il detective incapace e pasticcione che Sellers rende anche in questo caso travolgente. Come si muove combina disastri. Il film, alla faccia dei tempi stretti, si apre – dopo i titoli di testa animati – con un piano sequenza da applausi in cui vediamo gli abitanti di un palazzo entrare ed uscire nella notte di nascosto dagli appartamenti, in un complicatissimo intreccio di tresche che si conclude – appunto – con uno sparo nel buio. Per terra rimane l’autista spagnolo del ricco padrone di casa, un miliardario parigino.
E’ appunto l’ispettore Clouseau che viene incaricato di risolvere il caso. La sospettata principale è una cameriera, Maria Gambrelli (interpretata da Elke Sommer) alla cui colpevolezza però non crede. Le sue “indagini” saranno come prevedibile una serie di catastrofi, gags e risate una dopo l’altra: in particolare spiccano alcune scene surreali come quella in cui Clouseau finisce in un club per nudisti, ovviamente senza accorgersene. Intanto riesce a farsi arrestare almeno quattro volte di fila, mentre attorno a lui accadono cose strane: qualcuno lo segue cercando di ucciderlo. Notevole anche il personaggio del superiore, l’ispettore capo Dreyfus, che detesta Clouseau e cerca di farlo fuori in tutti i modi.
La commedia è tragicomica perché, oltre all’omicidio iniziale, attorno all’indagine di Clouseau continuano a morire: praticamente una strage! Ma l’ispettore e la cameriera, nel frattempo, iniziano pure a flirtare…