I grandi caratteristi del Cinema italiano: Ave Ninchi

Ave Maria Ninchi, questo il vero nome dell’attrice che la madre le attribuisce dopo aver fatto un fioretto alla Madonna poiché rischiava di perderla prima della nascita, ha i natali ad Ancona il 14 dicembre 1915.
 

Ave Ninchi

 

Ancora piccolissima si trasferisce con i genitori, per motivi di lavoro, a Trieste dove il padre inizia a lavorare come impiegato presso un’agenzia assicurativa. Ma la condizione di famiglia benestante dura ben poco: a causa di investimenti sbagliati, infatti, la famiglia Ninchi si ritrova in gravi ristrettezze economiche e ritorna nella propria terra d’origine. Qui Ave, ormai adolescente, per essere di aiuto all’economia della famiglia lavora come impiegata in una società d’assicurazioni.

Ave Ninchi e Aldo Fabrizi in Emigrantes

Ma Ave non vuole rimanere un’impiegata anche perché imparentata con una delle famiglie più importanti del Teatro italiano e, nel 1935, viene ammessa all’Accademia d’Arte Drammatica e si trasferisce a Roma.

Al termine dei corsi viene ingaggiata dalla prestigiosa compagnia “BetroneCapodaglio Carini”: arrivano le prime soddisfazioni. Ed una più grande arriva quando viene ingaggiata per una lunga tournée nel Sud America. Finalmente i suoi sogni iniziano a realizzarsi.

Ma con il lavoro arriva anche l’amore. Infatti, sulla nave che deve portarla in America conosce quello che diverrà suo marito: Antonio Gianello.

 Nel 1945 è al fianco di Anna Magnani – di cui diverrà grande amica – nelle riviste Soffia so’ di Garinei e Giovannini, Cantachiaro e Cantachiaro n.2 di Italo De Tuddo, Garinei & Giovannini e Franco Monicelli.

 Ma in questi anni risale anche il suo debutto cinematografico avvenuto nel film Circo equestre Za bum accanto a quello che diverrà un suo inseparabile compagno d’Arte: Aldo Fabrizi. È subito successo! Da qui ha inizio la sua carriera cinematografica che l’ha vista impegnata a lungo accanto a grandi registi e attori..soprattutto al fianco di Aldo Fabrizi con il quale ci ha regalato le sue migliori interpretazioni.

 Tale era l’affiatamento e il feeling tra i due attori che in molti all’epoca li credevano sposati veramente!

Ave Ninchi e Aldo Fabrizi ne La famiglia Passaguai

Ma Ave Ninchi è stata anche una grande attrice drammatica: infatti, nel 1946, ottiene il Nastro d’Argento per la sua performance in Vivere in pace di Luigi Zampa e come non ricordare la sua interpretazione, accanto a Fabrizi qui anche regista, nel film Emigrantes (1948)?

Negli Anni Cinquanta torna al Teatro lavorando nei generi più disparati: recita in Un trapezio per Lisistrata e Un mandarino per Teo entrambi di Garinei e Giovannini; prende parte a un’edizione di Questa sera si recita a soggetto di Pirandello, La contessina Giulia di Strindberg e, nel 1965, torna a recitare con Anna Magnani ne La Lupa in un’edizione diretta da Franco Zeffirelli.

Ma anche la televisione la reclama: nel 1963 partecipa allo sceneggiato RAI Il mulino del Po di Sandro Bolchi. Nel 1971 presenta e prende parte assieme ad Aldo Fabrizi, Paolo Panelli e Bice Valeri al divertentissimo varietà di Antonello Falqui Speciale per noi e partecipa, sostituendo Delia Scala, al programma A tavola alle 7, dedicato alla cucina, affiancando il suo caro amico Luigi Veronelli.

La sigla di Speciale per noi

 Nel 1979 partecipa alla serie La vedova e il piedipiatti diretta da Mario Landi. E nel 1981 la RAI le dedica una puntata speciale dal titolo Buonasera con… Ave Ninchi dove l’attrice racconta dei suoi esordi e della sua carriera, un po’ come accadrà nel 1989 con le quattro puntate a lei dedicate Confidenzialmente Ave e prende parte al cast, alla fine degli anni Ottanta, al Sabato dello Zecchino.

 Tale è la sua importanza artistica che il 2 giugno 1980 viene nominata Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Rimasta vedova decide di trasferirsi definitivamente a Trieste dove, malata gravemente di diabete, muore il 10 novembre 1997.

 Tantissimi sono i film cui ha preso parte Ave Nichi. Marchigiana di nascita, naturalizzata triestina ma romana di adozione.. quando si vede Ave Ninchi si pensa immediatamente anche a Roma. Indimenticabili e divertentissimi sono le sue apparizioni accanto ad Aldo Fabrizi con il quale c’è un rapporto artistico perfettamente equilibrato.. chi dei due fa da spalla all’altro? È veramente un piacere guardarli e ammirarli.. come non ridere nel vederli marito e moglie ne la saga de La famiglia Passaguai che lo stesso Fabrizi dirige tra il 1951 e il 1952. Ad Ave Ninchi, proprio come accade in questi casi, viene quasi sempre affibbiato il ruolo della moglie (ingiustamente) gelosa e tanto rumorosa, della madre “eccessivamente” presente e sempre attenta alla tavola come in Domenica d’agosto di Luciano Emmer (1950). Eppure mai rimane antipatica riuscendo sempre a suscitare una profonda e incondizionata simpatia..come in Totò e le donne (1952) di Steno e Mario Monicelli, dove da carnefice, ai nostri occhi, diventa una vittima indifesa!

 In ogni film cui Ave Ninchi ha preso parte si vede e si sente la sua presenza così ilare.. non può passare inosservata e non si può non ridere grazie al suo inestimabile talento.. che le permette anche di spaziare nei tanti dialetti italiani: dal romanesco al siciliano passando per il fiorentino..

E tra i circa sessanta film che compongono la sua carriera non possiamo non ricordare, e suggerire di vedere, oltre ai titoli già citati: L’Onorevole Angelina (1947) al fianco di Anna Magnani e Nando Bruno; Il delitto di Giovanni Episcopo (1947) con di Alberto Lattuada con Aldo Fabrizi, Roldano Lupi, Nando Bruno, Alberto Sordi; Totò cerca moglie (1950) di Carlo Ludovico Bragaglia con Totò, Mario Castellani, Aroldo Tieri, Luigi Pavese; Guardie e Ladri (1951) di Mario Monicelli con Totò e Aldo Fabrizi; Papà diventa mamma (1952) di e con Aldo Fabrizi (qui formidabile!) e Carlo delle Piane, Luigi Pavese, Giovanna Ralli, Giancarlo Zarfati, Enrico Luzi; Totò cerca pace (1954) di Mario Mattòli con Totò, Isa Barzizza, Paolo Ferrari, Mario Castellani; Il bigamo (1955) di Luciano Emmer con Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Franca Valeri, Memmo Carotenuto, Marisa Merlini, Giovanna Ralli, Salvo Randone; I prepotenti (1958) di Mario Amendola con Nino Taranto, Aldo Fabrizi, Rosita Pisano, Mario Riva; Le motorizzate (1963) di Marino Girolami con Totò, Walter ChiarI, Bice Valori, Corrado Mantoni, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Valeria Fabrizi, Gianni Agus, Mario Castellani, Riccardo Billi, Anna Campori.

 

 

 

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