Dal romanzo di Andy Mulligan esce sugli schermi Trash film presentato all’ultimo festival di Roma.
Trash: Ragazzi delle favelas
Ambientato in Brasile, Trash, il romanzo di Andy Mulligan, prende in esame i mali endemici del paese: la corruzione di politici e polizia e la estrema differenza tra classi agiate e una grossa fetta della popolazione costretta a vivere in capanne nelle cosiddette “favelas” e sono proprio tre ragazzi delle favelas detti anche meninos de rua i veri protagonisti della storia.
Tra thriller e denuncia sociale
Di produzione statiunitense ma con molti interpreti indigeni e diretto da Stephen Daldry, già regista di una altra storia di adolescente di periferia in cerca di riscatto (Billy Eliot), il film si apre in “medias res” per poi ricorrere alla tecnica dell’analessi nella ricostruzione della vicenda.
La storia ha un ritmo serrato che per certi versi e per le scene forti mostrate la collocano nel genere thriller con una strizzata d’occhi al pulp, ma le scene nelle favelas e nell’enorme discarica di rifiuti, fonte di guadagno per le migliaia di baraccati delle periferie delle città carioca come anche le parole di riscatto pronunciate da uno dei protagonisti e ribadite dai bambini inseriscono l’intreccio in quelle pellicole di denuncia sociale che hanno la loro matrice nei romanzi vittoriani di metà Ottocento laddove le discrepanze sociali avevano come personaggi gli aristocratici e alto borghesi della Londra dell’epoca e i diseredati che sopravvivevano nei famigerati slums.
Adrenalina e ottime interpretazioni
Le quasi due ore di film sono adrenaliche e mettono in primo piano le tre figure dei bambini protagonisti novelli Oliver Twist, trovatelli derelitti e outcast che tentano il riscatto sociale.
I personaggi adulti tutti manicheisticamente divisi tra “buoni” e “cattivi” sono indispensabili ma complementari perché l’azione è posta in essere dai tre piccoli interpreti sicuramente magnifici nella recitazione e realistici.
Resta nello spettatore una sensazione negativa di fronte allo scarso valore delle vite di ragazzi minorenni come anche di quanto sia assurdo che in un paese ormai nel novero delle grandi potenze possano esserci sì forti differenze sociali. Purtroppo però, come nei romanzi di Dickens, Trash si limita a denunciare ma non a cambiare le cose.