The Last Stand: Il risveglio dell’action hero Schwarzenegger

Con la conclusione di Terminator 3: Le macchine ribelli, nell’ormai lontano 2003, si chiudeva il sipario su una trilogia che ha fatto storia e che pare avesse messo una “fine” sulla carriera cinematografica del suo protagonista, Arnold Schwarzenegger, diventato poco dopo il 38esimo governatore della California.

Malgrado ciò, finito il suo mandato e partecipando con spirito ai due capitoli de I mercenari del collega e amico Stallone, Schwarzy sembra averci ripreso gusto ed il prossimo 31 Gennaio, distribuito dalla Filmauro in 300 copie, arriva in Italia con il film che segna il suo ritorno da protagonista degli action in “The Last Stand – L’ultima Sfida”.

Trama

La storia narra dello sceriffo Ray Owens (Arnold Schwarzenegger) che, ormai lontano da anni dalla caotica Los Angeles, è a capo della tranquilla cittadina di Sommerton, insieme all’agente Sarah Torrance (Jaimie Alexander; Thor, Amore e altri rimedi) ed all’agente Figgie (Luis Guzman; Viaggio nell’isola misteriosa, Arturo).

Intanto, un prigioniero di massima sicurezza, Gabriel Cortez (Eduardo Noriega; Prospettive di un delitto, Il destino di un guerriero), evade e tenta di fuggire in Messico passando proprio da Sommerton, con alle calcagna tutta la polizia di Los Angeles con a capo l’agente dell’FBI Bannister (Forest Whitaker; L’ultimo re di scozia, La notte non aspetta).

Trailer del film:

I vecchi che spaccano!

Esattamente come fa già il collega Sylvester Stallone da qualche anno, con pellicole come “Bullet to the head” in anteprima al Festival di Roma e prossimamente in sala, ora anche Schwarzenegger decide di puntare la prospettiva del suo ritorno all’ action movie con continui confronti tra la vecchia generazione (la sua) e la nuova, tra il passato ed il presente, tra il vecchio ed il nuovo, riuscendo a convincere malgrado gli acciacchi e la pesantezza degli anni che di certo non si sentivano ai tempi dei vari Terminator, Predators, Commando.

E rispetto al collega per lui questo aspetto viene sottolineato maggiormente dall’assenza quasi totale dal grande schermo per un intero decennio per “colpa” della sua carriera politica durata dal 2003 al 2011.

Regia di…

Ora torna in scena (e sono quasi pronti altri suoi progetti, tra cui The Tomb con Stallone ed il vociferato quinto capitolo della saga di Terminator) più determinato ed “action hero” che mai ma senza dimenticare la tenera età (i sessanta sono passati già da un po’), decidendo di affidarsi ad un giovane regista che approda ad Hollywood proprio con questa pellicola, con una fotografia studiata, inquadrature ad effetto ed un montaggio serrato.

È ben chiaro sottolineare che Ji-woon Kim, è lui il regista del film, sembra comunque sceso a necessari compromessi di sceneggiatura per la presenza della super star a capitanare il suo cast, perché siamo lontani dall’idea geniale alla base de Il buono, il matto, il cattivo e Two sisters, ma ciò non toglie che l’elemento western (che richiama anche i nostri prodotti anni sessanta) è ben calibrato ed accostato ad una fotografia più fredda e adrenalinica per la Los Angeles da cui il nostro protagonista si è voluto allontanare per via di un caso di polizia che ha portato alla morte di alcuni suoi colleghi in passato.

Insomma, Schwarzenegger è tornato e senza mezze misure ha intenzione di riprendere il ruolo che dieci anni fa aveva lasciato a nuove generazioni di attori e, come lui, anche Stallone e Bruce Willis (il 14 Febbraio in sala con un nuovo capitolo di Die Hard) non hanno davvero alcuna intenzione di lasciare la presa e si confermano ancora oggi, come negli anni ottanta, dei veri macho hero del genere action.

Conferenza stampa a Roma:

Photocall a Roma:

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