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Sully – l’eroe umano di Eastwood

Sully è solo un uomo, un pilota, che ha avuto 208 secondi per prendere la decisione più importante della sua vita e della vita dei passeggeri a bordo del volo Us Airways 1549. Ma avrà fatto la scelta giusta? Diretto dal regista Premio Oscar Clint Eastwood, Tom Hanks interpreta Chesley Sullenberger.

Sully

Sully

SULLY

Cos’è un eroe? Forse soltanto un uomo che ha fatto la scelta giusta in un momento critico.
Il protagonista di questa storia è il pilota Chesley Sullenberger, Sully, che dopo quarant’anni di carriera diventa famoso suo malgrado per aver salvato dal probabile disastro aereo la sua vita e quella dei 155 passeggeri a bordo. È una mattina di gennaio del 2009 quando l’America apprende dai telegiornali la notizia che il volo Us Airways 1549 ha appena atterrato sul fiume Hudson, dopo aver subito la perdita di entrambi i motori a causa di una collisione con uno stormo di uccelli. In poche ore tutte le squadre di soccorso di New York nelle vicinanze, sono pronte a trarre in salvo equipaggio e passeggeri: tutti vivi, nessun disperso. Un attimo dopo il mondo acclama il Comandante Sully e il suo Miracolo sull’Hudson.

Ma avrà fatto la cosa giusta? Mentre tv e giornali gli conferiscono il titolo di “eroe”, la Compagnia aerea, bisognosa di trovare un capro espiatorio, apre un’inchiesta per stabilire se la decisione presa dal Comandante fosse l’unica possibile: atterrare sull’acqua era certamente la più rischiosa. Inizia così un lungo processo che porterà Sully a dubitare del proprio operato fino alla fine, quando la commissione ammetterà tra i fattori di giudizio il fattore umano dandogli ragione.

Tom Hanks interpreta Sully, il pilota-eroe del Miracolo sull’Hudson

recensione di Sara Sonia Acquaviva

Dopo American Sniper il regista Premio Oscar Clint Eastwood, torna sul grande schermo con un altro “uomo qualunque”, Sully, che trovatosi a dover prendere in pochi secondi una decisione difficile, sceglierà quella più improbabile e ne porterà il peso, anche laddove, come in questo caso, non è necessario sacrificare la vita di nessuno per salvarne altre. Molti dei personaggi raccontati dal regista, ci stimolano una inevitabile riflessione sul dolore delle scelte che determinano il passaggio da uomo comune ad eroe. Eastwood ci porta ad indagare nel profondo di esseri umani apparentemente freddi e sicuri di sé che si ritrovano a fare i conti con le proprie fragilità. E diventare un eroe alla fine, non ci sembra neanche troppo bello.

Il miracoloso atterraggio di fortuna eseguito dal Comandante Sully sul fiume Hudson nel 2009 è già noto al pubblico, così Eastwood decide di mostrarlo fin dall’inzio, – e di riprenderlo da varie angolazioni durante lo svolgimento del film – , focalizzandosi poi sui personaggi.

Tom Hanks nella sua perfetta interpretazione di Sully ci fa vivere la metamorfosi del protagonista: prima il pilota che si appresta a portare a termine il solito volo di routine, poi il Comandante che calcola ogni possibile via di salvezza, mantenendo la calma e prendendo il controllo, dopo l’uomo, tormentato dal dubbio ed infine l’eroe, certo di aver fatto la cosa giusta. Ogni ruga del viso, ogni sguardo risultano naturali e puliti, semplicemente reali, così come nell’interpretazione dei personaggi secondari: il copilota (Aaron Eckhart)  e la moglie di Sully (Laura Linney).

Ma al di là della bravura degli interpreti e del regista, il soggetto è forse troppo poco “articolato” per poter essere presentato nella maniera di Eastwood: la pulizia delle inquadrature, i colori dai toni tenui, quel suo modo misurato di costruire la scena e i personaggi, appiattiscono un po’ la trama – già poco avvincente di suo – rendendola difficile da seguire senza destare qualche sbadiglio di troppo. Nel complesso è comunque un film prodotto in maniera magistrale, e se vi emozionano i film con lieto inizio e con lieta fine, gli aerei e Tom Hanks, andatelo a vedere.

Pc (piccola chicca). è stato girato interamente con Cineprese IMAX.

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