Soul Kitchen, cibo per l’anima

A volte, quando ti siedi sulla poltrona in una sala cinematografica, non ti aspetti che per oltre un’ora tutti i tuoi sensi verranno stimolati, che tutti i tuoi recettori si sveglieranno, che il tuo corpo si sentirà vivo. Questo accade quando ti trovi davanti a “Soul Kitchen“, il bellissimo lavoro di Faith Akin – già famoso per “La Sposa Turca” – grazie al quale il regista turco-tedesco ha conquistato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia il premio speciale della giuria. La pellicola è uscita lo scorso gennaio, ma noi abbiamo avuto modo di assaporarla (è proprio il caso di dirlo) solo negli ultimi giorni.locandina_soul_kitchen1

La storia

Zinos, greco trapiantato ad Amburgo, gestisce un malandato pub, il Soul Kitchen, dove gli avventori, pochi e sempre i soliti, “gustano” pietanze cucinate in maniera davvero inqualificabile; la sua routine, lenta e monotona, viene spezzata dall’improvvisa partenza della sua fidanzata per Shanghai, per motivi di lavoro. Zinos ha un fratello, Ilias, ladruncolo da strapazzo, attualmente in carcere, che torna a chiedergli favori avendo ricevuto un permesso straordinario. La vera svolta c’è quando un’improvvisa ernia al disco impedisce a Zinos di gestire il locale e un nuovo cuoco irromperà nella sua vita trasformando il Soul Kichen in un vero ristorante di tendenza, dove a bellissima musica soul si affianca una succulenta nouvelle cuisine. Dopo scene rocambolesche, fatte di loschi personaggi intenti a rubare a Zinos il ristorante, partite a poker, amori improbabili e un accattivante mix di note e sensualità, ecco il lieto fine, con Zinos che raggiunge la stabilità stravolgendo completamente la sua vita.

Il trailer

Ironia, musica e cibo

Tutti i protagonisti, in egual misura, contribuiscono a rendere Soul Kitchen un film succulento, ricco di ironia e di dialoghi irriverenti; si ride di gusto e la commedia ha un ritmo davvero sostenuto, che va avanti a ritmo di soul, funky e r&b. La colonna sonora, infatti, vanta autori di altissimo calibro: Quincy Jones, Kool and the Gang, Mongo Santamaria, Luis Armstrong, Jan Delay e tanti altri, per una storia lunga ventisei travolgenti brani.

Musica, amore, sesso, alta cucina. Questo è Soul Kitchen. Gustalo e rimarrai rapito.

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