Tratto dal romanzo fantascientifico Tutti voi zombie (Robert Heinlein, 1959), Predestination, scritto e diretto da Peter&Michael Spierig, è un film che disturba e affascina, tra viaggi nel tempo e questioni filosofiche.
Predestination
di Sara Sonia Acquaviva @Percorsi Up Arte
Predestination racconta la vita di un singolare agente, magistralmente interpretato da Ethan Hawke (Nomination all’Oscar® come Miglior Attore Non Protagonista per Boyhood), che deve affrontare una serie intricata di viaggi spazio temporali, progettati per garantire l’applicazione della legge per l’eternità. Ora, al suo ultimo incarico, l’agente è all’inseguimento di un criminale che da sempre continua a sfuggirgli: l’obiettivo è salvare migliaia di vite messe in pericolo dai piani di questo terribile assassino.
Ancora viaggi nel tempo
Una delle strade più percorse dai film fantascientifici degli ultimi anni sono senz’altro i viaggi nel tempo che portano i personaggi ad un obbligato confronto con sé stessi. Dal più spaziale Interstellar diretto da Christopher Nolan, al più terreno Looper di Rian Johnson, le storie si fanno sempre più affascinanti e intrigate, portando i protagonisti ad una trasformazione personale e ad una ricerca più interiore e introspettiva, esplorando e scoprendo un sé stesso che non potrebbero mai immaginare nel presente.
La forza di Predestination non è però soltanto il paradosso generato da tale viaggio tipico dei film di questo genere, ma un senso di “errore”, che disturba lo spettatore durante tutto lo svolgimento della complessa trama, tratta dal sublime romanzo di Heinlein; “Non avevo mai letto una storia di viaggi nel tempo come quella, e non credo ce ne possa essere un’altra simile in futuro” ammette lo stesso Peter Spierig che ha adattato e diretto la sceneggiatura di Predestination insieme a suo fratello Michael.
Tutti voi zombie inizia con un giovane uomo conosciuto come La Madre Nubile – è questo il suo pseudonimo per la confessione – che confessa la sua strana storia ad un barista, andando avanti con il dialogo tra i due scopriamo che in realtà il barista è un agente inviato nel passato per scovare un pericoloso criminale, da quel momento, la trama si fa sempre più aggrovigliata fino all’assurda e inaspettata “soluzione finale”.
Scritta e diretta egregiamente dai due fratelli registi e co-sceneggiatori, la sceneggiatura riesce a catturare lo spettatore, creando una serie di trame e sottotrame che si intrecciano per poi stupire nell’epilogo. Mirata e decisiva la scelta degli attori, caduta su professionisti del calibro di Ethan Hawke, per il ruolo del barista – (L’attimo fuggente, Gattaca, Paradiso perduto e Boyhood che gli ha fatto guadagnare la candidatura al Golden Globe e agli Oscar come miglior attore non protagonista) – o Noah Taylor, ma anche scommettendo su un’attrice “emergente” come Sarah Snook che si rivela davvero molto brava e talentuosa subendo una vera e propria trasformazione durante il film.
Un tocco originale e significativo lo ha dato infine Ben Nott, Direttore della Fotografia, che ha avuto il piacere e la giusta intuizione di giocare con luci e colori, mantenendo costanti i toni noir ma trasformando la scena in base ai diversi momenti del film che attraversano un periodo che va dal 1940 al 1990.
Predestination è un film che sorprende da ogni sua angolazione e che si svela del tutto soltanto alla fine. Dal 1 luglio al cinema.